domenica 31 gennaio 2010

No one there to tell us what to do




Avevo promesso alla mia metà di chimera bloggereccia, Farly the Farliest, di non mettere mai, possibilmente, brani dei Beatles, perchè sono ormai a tutti troppo noti, troppo familiari.
Se mi permetto di fare un'eccezione alla regola questa sera, è solo perchè la canzoncina che ho scelto è fra le meno conosciute e poi è una delle pochissime scritte da Ringo Starr, ma soprattutto perchè fra le sue note si cela la più profonda essenza dello spirito da prima media :-)

5 commenti:

  1. ok straperdonato... anche perchè questa m'è sempre piaciuta un sacco :-D

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  2. ehi non avevo ancora notato le nuvole... ma è bellissima la grafica del titolo così!!! baci con complimenti

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  3. non la conoscevo ed ho apprezzato molto.
    sempre originale, il caro gil, anche nella scelta di una canzone dei beatles.
    bacio

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  4. @->Farly: ehehehehe :-) grazie Farly per la tua concessione beatlesiana :-) le nuvolette sono le stesse di quello scritto che ho messo qualche tempo fa, un po' rielaborate al presente scopo :-)
    Grazie dei complimenti e dei baci :-)
    Baci con ringraziamenti :-)

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  5. @->Maria Rosaria: ehehehe, mi fa piacere EmRose che ti sia piaciuta...l'ho messa per una particolarità soprattutto: perchè è la frivolezza più inutile messa in note :-) le faccende serie sono da mettere sempre in primo piano, ma a volte ci vuole un tuffo nell'inutilità pura...che alla fine dei conti, è un po' la filosofia di questo blog sgangherato :-D
    Grazie e bacini melodiosi :-)

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