Lo scrittore teme la pagina bianca, la rispetta, e nel tempo stesso si sente continuamente chiamato a sedurla; in alcune circostanze, l'impresa gli appare di proporzioni ciclopiche: in quei casi lo scrittore si allea col silenzio intimo, e insieme attendono con pazienza che la pagina torni a denudarsi spontaneamente, con la naturale innocenza dei primitivi...
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