venerdì 5 luglio 2019

Brugnoni



A volte scrivo complicato. Non lo faccio per atteggiarmi a chissà chi, o per snobismo, o cose peggiori.

Scrivo complicato perché sono affascinato dalla complessità. E qui c’è già qualcosa da precisare.

Tra complessità e complicazione c’è infatti una differenza fondamentale.

La complessità è una caratteristica della realtà: il mondo, la vita, sono complessi.

La complicazione è invece nella mente dell’uomo, nasce da un imperfetto confronto con la complessità.

Se scrivo complicato è dunque solo per i limiti che non riesco a superare nella strada verso una qualche comprensione della complessità.

Fa sempre parte di questo discorso, la distinzione fra semplicità e semplificazione.

La semplicità è imparentata con la complessità

La semplificazione è invece legata alla complicazione.

Riuscire a raggiungere un certo grado di semplicità, vuol dire aver guardato in faccia onestamente la complessità.

Non significa naturalmente avere abbracciato completamente ciò che è complesso. Ma almeno averlo considerato con serietà e impegno, questo sì.

Pervenire a una semplificazione vuol dire invece essersi trovati davanti la complessità e averla vista solo come complicazione.

La semplicità sì conquista, la semplificazione è un atto di resa.

L’idea allora sarebbe questa: non temere di osservare la complessità, fiduciosi che semplicità parziali (pur se raggiunte con dedizione e sforzo) ci aiuteranno nel cammino.

Questo è il periodo in cui l'antico “brugnone” in fondo al campo dietro casa matura regalando i suoi abbondantissimi anche se quasi inutili “brugnoncini” (terminologia derivante da “brugna”, dialettizzazione di prugna).

Sono acerbi a manetta e per ricavarne una sorta di marmellata-beverone accettabile al palato, vanno integrati con una buona metà in peso di zucchero.

Mia zia, che ha avuto una lunga vita, diceva di ricordare il vecchio “brugnone” che già elargiva “brugnoncini” fin dai tempi in cui lei era ragazza.

Cosa c'entra un umile “brugnone” in un discorso su complessità, complicazione, semplicità, semplificazione?

Se ve lo state domandando, siete più propensi in generale a vedere complicazione nelle cose e ad aspirare alla semplificazione.

Se invece vi è sembrato tutto lineare, siete sulla buona strada per riuscire ad amare la complessità, riponendo molta speranza nell'esistenza di qualche semplicità salvifica tutta da scoprire.

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