Distillati d’attimi,
oltre non vorremmo osare.
La durata è sgomento,
il non tempo odora di per sempre.
A mezz’aria nella clessidra
il granello di sabbia
so-
spen-
de
lo spirito
in ammirazione frenante.
E’ gravosa
l’impalpabile discesa,
come di masso
al cui silente tonfo mai s’intende prestar fede.
Vestendo la glabra pelliccia
d’animali tracimanti l’incompiuto,
c’avvinazziamo del vero assenzio
sublimato dalle nostre essenze.
Vattene, tempo, fuori dai peli,
ma non diseredarci
del tuo marchio senza veli.
4 commenti:
Leggere e rileggere, sentire lo sgomento, e leggere di nuovo, dispiacersi, e leggere ancora, avvertire il tonfo, e leggere ancora e ancora, non saper cosa dire, salvo due parole: sono qui.
@->Occhi Blu: grazie OuBee, per il tuo contro-poetico commento :-)...ecco, non volevo evocare scenari di sgomento così forti...era più una riflessione filosofica che per esprimersi non ha trovato strada strada migliore dell'oscura messa in versi :-)...ad ogni modo, è bello sapere di avere lettrici così care...
Bacini filopoetici :-)
Ora, Gilli, alla già ostica filosofia mi ci aggiungi un carico da novanta come quello della poesia. Bella, senza dubbio, ma io rispetto a queste due nobili discipline mi smarrisco. Però, come dice, occhi blu ( ciao occhi blu) sono qui. Baci
@->Maria Rosaria: ehehehehe :-) non smarrirti oltremodo, EmRose :-) fra non molto infatti infrangerò il tabù più "tabulare" dei poeti, ossia scriverò una glossa interpretativa apposita per meglio decifrare questo mio delirio :-) ...e grazie anche a te per il tuo esserci :-)
Bacini da novanta :-)
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