Sopra una panchina affacciata sul nulla, posa spesso le proprie eteree terga l'invisibilità flemmatica d'un nobilitante non agire.
La ricerca di evidenza non è forse la strada maestra da imboccare per allontanarsi dall'insipienza.
Ascoltare, osservare, assaporare, respirare il mondo. Più probabile siano queste, le carte vincenti di un passivante viatico alla non-Vittoria.
Il tempo si lascia scorrere, la realtà s’abbandona al proprio fluire…come può l’uomo, minimale per natura e costituzione, arrogarsi d’aver voce in capitolo nella maestosità di tale portento?
Siamo solamente il frammentario castone d’un’immensa meraviglia, pinzati per le chiappe e applicati al vero attraverso la traballante montatura di una panchina affacciata sul nulla.
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