giovedì 21 marzo 2019

Lo sgusciar dell'inapparente


Sotto il velo del presente sta nascosto il non-assente
In superficie d’ogni cosa
Affiora patina luminosa
Dentro alberga il gran mistero
Tre grammi sempre lontani dal vero
Sfugge il senso più profondo
Nell’insaputo errabondo
Più riluce meno si arguisce
È profumo da ascoltare
Un bel suono da leccare
Che risponde con un bacio
Lieve tocco d’aereo micio
Abbacinante sole del meriggio
Reca enigmi a vasto raggio
Il non osare si fa legge
In evidenza candida da gregge
Viene meno così il coraggio
Della rinuncia al gran miraggio
Eppur è proprio il non sapere
A risonar in rima con sperare



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