Lo scrittore capisce di aver creato qualcosa di bello, quando le proprie parole gigioneggiano sulla pagina con la stessa eleganza arcana propria delle movenze di un gatto: non curanti, temporeggiano fra i piedi dell'emozione; stanno sulla soglia con fare ipnotico, sospendendo di meraviglia il passaggio da una frase all'altra; saltano fra i passi mentre si scendono le scale sino alle profondità dei significati; fanno le fusa sulle caviglie dei pensieri...
Parole per un desolante lunedì di gennaio
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Inizia la seconda presidenza Trump con vecchi falsi amici, alcune parole
nuove e altre riesumate
1 giorno fa
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