Lo scrittore abita la scrittura perché solo lì può trovare lo stato del perenne innamoramento; nel villaggio delle parole è sempre sabato; la pancia della narrazione frulla ogni minuto di farfalle svolazzanti in gioiose schiere "pluritonali"; il batticuore incalza mozzando il ritmo del fiato, come i martelletti di una macchina per scrivere; e il sangue pulsa senza sosta come un tamburo "olandese" impazzito (interessando anatomicamente giusto le zone del paese dei polder)...
Parole per un desolante lunedì di gennaio
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Inizia la seconda presidenza Trump con vecchi falsi amici, alcune parole
nuove e altre riesumate
1 giorno fa
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