Lentamente muore
il neurone rassegnato a una Barbara-D’Ursica realtà
Si secca piano piano la sinapsi fra una molla e l’altra di materassevoli omelie Giorgio-Mastrotali
Si ottunde il senso critico, stando troppo “Dalla vostra parte”
Si spalanca la voragine cerebrale se continuamente flagellata da tg-quattrici sciacallaggi in salsa di vips villeggianti a Cortina
Implode la mente se compressa dal continuo sottovuoto spinto defilippico
S’abbruttisce l’animo in ammollo nelle pruriginose morbosità criminal-guardone elevate al Quarto grado
S’incataratta di bruma idioziale l’occhio ipnotizzato dal monomaniacale e voyeuristico guardare attraverso il Forum della serratura
Si lobo-letamizza la scatola cranica sotto l‘incessante fuoco nemico pubblicitario
Si desertifica inesorabilmente lo scroto di chi al posto del dubbio lascia subentrare Del Debbio…
E, quel che più conta, questo è il telecomando, figlio mio! Cambia quel cazzo di canale, o prendi in mano un buon libro, e mandali tutti affa’-n’audience!
Tua sarà la mente e tutto ciò che vi è in essa.
2 commenti:
Parole sante!
Eppure non trovo il picco del livello di stress...chi l'ha visto???
Mai sentito parlare della teoria della rana bollita, dear Cincia? Non c'è picco perché ci hanno portato a ebollizione partendo dall'acqua fredda in cui eravamo già immersi...pian piano hanno alzato la temperatura del fornello e ora lessiamo tutti insieme appassionatamente che non ce ne accorgiamo nemmeno...'na meraviglia :-)
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