Un aquinuvolotto imperioso si era impennato in cielo, un Tirannosaurus cloud di spumose zanne, un fiero gallo in bambagia acquea dalla coscia a cumulo nembo. Dava morsi vaporosi all’aria tersa di lassù, si era fatto largo a fiatate di luce e, come gas di scarico, una raggera dai cangianti bagliori sparpagliava sul passaggio, come il ventaglio di carte sciorinato in mano da un candido baro delle forme.
Dinnanzi a sé, solo un pascolo cotonato da brucare, sotto di sé, boschetti di nasi levati ad osservare, e bocche semi-dischiuse, scivolate in basso dallo stupore.
2 commenti:
Dove osano le aquile!
Per fortuna questa non era da guerra :-)
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