Nell'attimo stesso
In cui
Ci siamo detti
Pfui
Mi era sembrato
Che
Noi due già fossimo
Tre
Ci vuole poco a fare
Dei nostri sguardi un fiore
Prendere il mondo
Com'è
E riderci insieme
Pereppeppè
E dietro ai giochi
Di parole
Guardare poi sorgere
Il sole
Sotto le nuvole
Dei sé
Aprire un ombrello
Di ma
Ritornare leggeri
sui sospiri di ieri
Far rimare pascià
Con gonne di taffetà
E quel fremito di dirci
Parole sporche a non sfinirci
Sentir correre lungo la nuca
Un po' rude
L’infinito sintagma
“Donne nude”
Tornare due istanti bambini
Per scoreggiar cuoricini
E al fin non volerla mai finire
Col fare, col mare, col dire
Baciarsi di gusto i sorrisi
Nel bel kamasutra dei visi
Uniti e vicini per sempre
Fino a giovercoledì
Trentaquattro agostembre
Nessun commento:
Posta un commento