Mi avvinghiavi densa e cara agli Dei, le spire tue di morbida cheese-cake
Ogni istante intossicato di te, però il veleno un ossigeno nuovo
Dentro il sangue mi eri entrata, l’alito partito tuo, arrivava poi mio
Ogni odore ormai dimenticato che tu non fossi
Tu, totalizzata totalità di tutti i titoli del tattile titillare sotto un tetto di Tutto
Le mie giornate, di 24 occhi fiore, 60 labbra aurore, 1440 punte di more, 3600 rose nere, 86400 puzzole fiere…tutto il tuo addentrato nel mio
E il sapore della mia voce, sulla bocca coi tuoi suoni
Niente più bisogno di verbi, tu tutti gli aggettivi di vita
Eri l’eco nello specchio fatto a pendolo per ripetere il flusso ciclico notte-giorno-spazio-tempo
Nemmeno in mille dizionari la parola per dirci, da inventarci ogni minuto freschi sotto un solo fiuto
Poi lo schianto insonoro, guscio d’uovo creduto d’oro, e che ne dica la chimera, ci credo ancora, sì, lo era!
2 commenti:
uoooo :o
Bellezza.
Grazie Ade :-) I am lusingated :-)
Posta un commento