Trascorro non visto nel mondo
Frullo lieve di mezzo secondo
Chi mi guarda può passarmi attraverso
Ogni dove, del mio, s'è disperso
La mia ombra gli arriva in ritardo
La persona, nell’abito e lo sguardo
Sprechi il tempo a non volermi vedere
È una roba che nessuno ha in potere
Sogno d’aria, di vento e parole
Scritte nuove di luce sul sole
Di me sempre soltanto è importata
Quella parte che emerge inchiostrata
I muscoli negli avverbi, la pancia coniugata
Le ossa son proverbi, la pelle una nottata
Dove passo di stucco ci rimani
Restano solo di frasi i profumi
Poi nel cielo s'addensa di virgole
Piovon motti, paradossi e un’iperbole
Qui e adesso non peso che un etto
Se l'essenziale è invisibile all'occhio
Piccolo Principe, te l'avevo mai detto
Che mi stai blandamente sul cacchio?
SuperBum! Marchionimi in libertà
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Un nome di carta igienica scoppiettante ma con potenziali effetti
indesiderati (e altri spunti linguistici)
7 ore fa
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