Incanti zen da “La ragazza di Bube” – Carlo Cassola (1960):
…[Bube e Mara] Si erano seduti sulla proda. Ai loro piedi, un’ape svolazzava intorno a un cespo di minuscoli fiori azzurri.
<<Lo sai che ho un alveare?>> disse Mara.
<<Sì, ho visto l'arnia vicino al forno.>>
<<Quando sono in giro per i campi e vedo un'ape, mi domando sempre: “Sarà una delle mie?”. Una volta, un'ape, ho cercato di seguirla. Sul serio: le sarò stata dietro un’ora almeno. Ma quando si fu rimpinzata volò via alta e non la vidi più.>>
<<Questa qui non è certo tua.>>
<<Eh, no>> ammise Mara ridendo. <<Non può essere venuta così lontana. Quanto sarà lontano di qui il mio paese?>>
<<Mah. Un trenta chilometri.>>…
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