Quando succedono tragedie terribili come quella di ieri, sulle soglie di casa nostra, vengono da farsi mille domande. Ma quella che alla fine mi sembra sempre più giusto porsi, è questa: che merito ho io di aver avuto in sorte di nascere 2000 o 3000 km più a nord di loro? E la risposta è sempre la stessa: nessun merito. Proprio nessuno.
Forse è da questa considerazione che ogni discorso riguardante l'argomento dovrebbe cominciare.
2 commenti:
Commento in ritardo, Gilli. In realtà, nessun commento sarebbe possibile. L'unica è fare in modo che l'Europa muova il sedere insieme a noi, per salvare la gente che scappa da un mondo di guerre e follia. E l'America, anche.
Il mondo è diventato piccolo, una pallina piena piena e tutta molto simile. Il dolore e la gioia sono uguali ovunque, solo i superficiali vedono il colore della pelle e basta.
Mettere fine alle guerre e non solo dove c'è da guadagnarci. E' l'unica via.
Vedere tutte quelle bare mi ha devastato.
@->Vale: scusami se anche io ti rispondo in ritardo, Vale....dici cose sagge...mettere da parte gli egoismi, i particolarismi, globalizzare anche la solidarietà e la comprensione fra i popoli, non solo l'economia ed i mercati...queste sono le vie maestre da seguire...altrimenti ci sentiremo continuamente sconfitti da queste tragedie.
Bacini riflessivi
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