giovedì 6 giugno 2013

Coniugar l’inconiugabile


Ho, hai, ha
illusioni di possesso.

Faccio, fai, fa
lievi passi nell’agire.

Sento, senti, sente
vibrar l’eco di persone.

Vedo, vedi, vede
l’inafferrabile negli altri.

Decifro, decifri, decifra
lo stormire dei respiri.

Ascolto, ascolti, ascolta
le parole dalle cose.

Annuso, annusi, annusa
in te l’odore di me.



11 commenti:

Rosa ha detto...

E'bella assai, ma definirla campagnola... :-)

Gillipixel ha detto...

@->Rosa: ehehehhee, grazie tante, cara Rose :-)...è vero, l'etichetta non era delle più indicate...diciamo che 'sta poesiola non è campagnola nei contenuti, ma nell'autore sì :-)

Ancora grazie, un tuo commento positivo è sempre un onore...

Bacini con etichetta :-)

MR ha detto...

un po' mi rincuora e un po' mi spaventa... baci, gilli poeta!

Gillipixel ha detto...

@->Maria Rosaria: allora vorrà dire che forse ci ho messo la giusta dose di ambivalenza necessaria in una poesiola, cara EmRose :-)...se ti va e se hai un minuto di tempo, mi diresti dove ti ha spaventata e dove rincuorata? Mi hai incuriosito
:-)...grazie

Bacini curiosi come delfini :-)

MR ha detto...

L"ho..." e il "vedo..." mi spaventano un po', tutte le altre mi rincuorano, l'"annuso" mi piace molto.;) baci.

Gillipixel ha detto...

@->Maria Rosaria: spiegare una poesia (o pseudo-poesia :-) non è mai cosa da fare, cara EmRose, perché è come ammettere la sua inefficacia evocativa :-) ma io non sono un poeta e quindi due righe di spiegazione le posso dire :-) giusto per confermare che in effetti il mio intento era quello di rendere l'idea del graduale passaggio da una dimensione di distacco ed incomprensione (della quale il verbo "avere" è il massimo sintomo), verso una dimensione nella quale ci si affida maggiormente al senso dell'intuizione e dell'empatia (e qui entra in scena di diritto l'olfatto e l'annusarsi)...ecco dunque allora che la tua lettura è perfettamente in sintonia con questi miei confusi intenti compositivi, cara EmRose :-)

Grazie per aver puntualizzato le tue impressioni...

Bacini poeticonfusi :-)

Occhi blu ha detto...

Mi piace, Gilli poeta!
:)

Un piccolo appunto:
hai tralasciato volutamente il 5° senso (facendo rientrare il tatto nel terzo capoverso, altrimenti sarebbero due i sensi mancanti)?
Semplice curiosità femminilpoetica.
;)

Occhi blu ha detto...

oops, scusami, Gillipoet, poiché di prassi prima leggo il post, poi scrivo e pubblico il mio commento, infine leggo i commenti altrui, ora ho appena appreso che "spiegare una poesia (o pseudo-poesia :-) non è mai cosa da fare";
ebbene, sorry, Gillicountrypoet, per la mia domanda con richiesta esplicativa nel post precedente!
un sorriso di sole

Gillipixel ha detto...

@->Occhi Blu: ma no, dear OuBee, niente "sorri" :-) le poesie non si spiegano, ma le mie mica lo sono :-)
Sono delle campagnolate :-) e allora si può tentare di spiegarle...e poi i tuoi interrogativi sono sempre simpatici e stimolanti...

Ecco, semplicemente alla sequenza dei 5 sensi non pensavo in senso stretto :-) la priorità del mio flebile filo poetico era affidata a questo ritmo che viene evocato dalle prime tre persone dei verbi.

I sensi che sono usciti erano funzionali a questo, ma non volevo fare l'elenco...il tatto ed il gusto poi sono di pertinenza di sfere della sensualità molto avanzate...questa potrebbe essere anche una poesiola che parla di sensualità, ma non necessariamente...più generale, vuole parlare di relazione fra umani...

Ho sentito citare una bella frase del tuo illustre concittadino, Massimo Cacciari: "...ci sono persone che pensano che fare poesia, voglia dire andare a capo prima di aver finito la frase..."...ecco, alla fine forse anche le mie campagnolate sono una roba del genere :-D

Bacini a capo :-)

Occhi blu ha detto...

Ilustre el profesor comunista coi cavei tinti, pien de libri e de done (pare anche l'ex-moglie di Berlusconi)?!?!?!?

No, vecio mio, ti si più bravo e inteigente de queo che ti dizi! E se o digo mi che ne so qualcossa ...
;)

Gillipixel ha detto...

@->Occhi Blu: benedèta OuBee :-) se te seguiti a dirme ste robe così bèe, i cavèi me ghe diventa ròsi da bòn :-) ehehehehhe...mi piace risponderti coi miei tentativi di veneziano traballante :-) (...mi sono un po' aiutato anche col dizionario di veneziano online, lo confesso :-)

Zè vero, ghò frequentà un pochèto anca la Veronica, ma la veniva a costàr tròpi sghèi: per andar fòra 'na sera, ghò ipotecà 'l polaio con tute le gaine dentro :-D

Sempre grazie delle bellissime cose che mi dici, dear OuBee...e perdona il mio massacro del tuo bellissimo dialetto :-)

Bacini arossiti :-)