venerdì 26 luglio 2013

La società degli informaccioni


 
Tra i vari canali tv balzati in evidenza dopo l’introduzione del digitale terrestre, ce n’è uno che mi mette addosso una tristezza sovrumana. E che sarà mai, vien spontaneo domandarsi. Quali meste programmazioni saranno propinate attraverso siffatte malinconiche frequenze? No, non è questione di contenuti, ma piuttosto mi riferisco a certe “modalità televisive” applicate da questa emittente.
 
I contenuti, anzi, mi sarebbero in teoria anche molto graditi. Ogni sera, vengono trasmessi vecchi film western e varie preziosità cinematografiche in bianco e nero dei bei tempi eroici del caro mondo a 24 fotogrammi al secondo. Almeno nei primi mesi dopo l’arrivo del digitale, questa era la “filosofia” programmatoria della rete in questione. Dopo un po’ di tempo però, hanno iniziato ad introdurre proprio l’elemento causa del mio irreparabile intristimento relativo. In una banda nera inferiore, creata ad hoc oppure presa semplicemente in prestito dal gioco innescato fra le nuove dimensioni degli schermi ed il vecchio formato in cinemascope, hanno iniziato a far scorrere delle scritte che riportano le principali notizie della giornata. In pratica, mentre guardi il film, nel sottoscala dello sguardo ti passa l’eco del massacro del giorno, l’ultimo pettegolezzo sui reali d’Inghilterra, oppure la penultima polemica sulla recente affermazione del politico di turno.
 
Ora, sarò io un po’ schizzinoso, e avrò gusti difficili, non so cosa dire. Ma a me una roba del genere mette proprio una gran tristezza. E lo voglio proprio ribadire: una tristezza di gran lusso, una tristezza dei giorni di festa. Evidentemente i curatori della programmazione di questo canale, non solo non sono della mia stessa opinione, ma devono senza dubbio esser convinti di aver escogitato proprio una gran geniale trovata, perché hanno anche rincarato la dose. Ho visto infatti di recente che hanno fatto in modo d’incastrare, nel piccolo spazio informativo inferiore, anche un mini-riquadrino contenente le immagini in formato mignon, relative alle notizie citate, con scritte ora non più scorrevoli, ma alternate in dissolvenza, all’unisono con i piccoli filmatini proposti. Il tutto mentre sopra scorrono sempre placide ed imperturbabili, scene di sparatorie e inseguimenti, di languidi ed interminabili baci fra il bellone imbrillantinato e la fatalona vamp d’occasione.
 
Certo, nel mondo di oggi ci sono ben altri problemi e anche di ben più immani proporzioni. Niente di più facile dunque che, a lamentarsi di simili dettagli, si possa comodamente passare per capricciosi cicisbei. Ma ben badando alla questione, non si può non rilevare in essa un sintomo eclatante di un certo smarrimento generalizzato contemporaneo.
 
Non ho rivelato il nome dell’emittente e non intendo farlo. Non aggiungerebbe nulla di significativo al mio discorso e poi loro sono pur sempre liberi di gestire le programmazioni come meglio credono, ed altrettanto libero sono io di saltare ad un altro canale o di spegnere le tele. Ma non lo rivelo soprattutto perché, così come questa a mio parere malsana idea è venuta a loro, allo stesso modo poteva venire benissimo a chiunque altro operatore del mondo televisivo. Questa modalità di trasmissione è infatti solo il riflesso di una forma ormai diffusissima di interpretare e concepire la realtà. Non è che trasmettere vecchi film “drogati” di iper-informazionismo aggravi la situazione: prende solo atto di un dato di fatto reputato ormai scontato.
 
Il dato di fatto è questo scorrimento impazzito di ogni questione relegata alla sola pertinenza della superficie delle cose. Viviamo incessantemente in questo flusso inarrestabile, tutto il reale è appiattito su una pellicola sottilissima. L’addentrarsi in un qualche tipo di profondità è sconsigliato, non contemplato, reso obsoleto dall’atmosfera tutta intorno a noi. Guai a fermarsi un attimo in un proprio spazio riflessivo, fossero anche soltanto quei quattro pensieri melensi che possono scaturire dalle scene di un vecchio film. Guai a ricordarsi che ci sono anche momenti di fertilità concettuale solitaria. Dobbiamo invece stare sempre ben “informati”, ingurgitare notizie su notizie, ridotte ormai alla piattezza di insipidi slogan, voci vane svuotate ormai anche dell’ultimo briciolo genuino di vita. Come tante cozze abbarbicate al proprio scoglio, filtriamo acqua su acqua, ma il significato di questo filtraggio ormai ci sfugge e se qualcuna di noi cozze osa aprire le valve, oltre che per far passare acqua, anche per pronunciare qualche flebile dubbio, del tipo: «…Ma perché tutta questa acqua in bocca?...», la risposta aleggiante nell’aria sembra essere sempre la stessa: «…Fregatene! Tu filtra e non rompere i coglioni...».
 
Non mi sono montato la testa e non ho la pretesa di arrogarmi qui rinnovate prerogative evangelizzanti, ma ad ognuno è noto come il chicco di grano, per poter dar vita ad una spiga, debba poter affondare nella terra, stare lì sotto a lungo, trasformarsi con una lenta macerazione statica che richiede i suoi tempi e le sue modalità, per poi poter tornare a riproiettarsi verso l’alto e sbucare fuori decuplicato in ricchezza. Il pensiero travolto dal flusso superficiale ipertrofico invece non può far altro che marcire all’aria, venir ingollato dai piccioni (per fare l’invereconda ed immaginabile fine), oppure essere spazzato via dal vento.
 
Adesso, dopo le notizie in scorrimento sotto i fotogrammi dei vecchi film ed il successivo “perfezionamento” con aggiunta di filmatini, i prossimi passi strategici che mi aspetto sono l’inserimento di due colonnette laterali, una per le previsioni meteo e l’altra per gli aggiornamenti in tempo reale degli indici di borsa.
 
Chissà che una volta per tutte non capiterà allora di assistere ad una surreale trasmutazione delle vetuste pellicole, e magari un Gary Cooper o un Gregory Peck se ne usciranno finalmente fuori dal video in smadonnante sentenza: «…Eh beh? Noi siamo qui che ci danniamo l’anima a furia di pistolettate, cazzotti e corteggiamenti mozzafiato…adesso, o ci prestate un po’ attenzione e seguite il film, oppure ve ne andate tutti affanculo!!!...».
 


4 commenti:

MR ha detto...

Infatti, sono assolutamente elementi di disturbo che distraggono l'attenzione dal film e molto spesso non vengono neanche comprese o lette con interesse. È un po' come quando si naviga su internet, pubblicità, notizie che invadono la pagina... Credo non sortiscano neanche l'effetto voluto e cioè quello di catturare a tutti i costi la nostra attenzione. Almeno io neanche le degno di un'occhiata... Anzi, mi danno proprio sui nervi! Baci, caro Gilli.

Gillipixel ha detto...

@->Maria Rosaria: per me rimane del tutto un mistero questa cosa, cara EmRose...non so come possano pensare di accattivarsi i favori dello spettatore, infastidendolo...evidentemente la strategia ha un qualche risultato, in qualche modo funziona, se no non l'adotterebbero...però rimane un mistero fitto :-) I siti internet poi sono l'apoteosi, alcuni sono dei veri e propri campi minati, devi stare attento al mouse come se camminassi, perdona la metafora greve, su un marciapiede tempestato di cacche di cane :-) se ti scappa il clic malandrino, ti ritrovi nel mare magnum pubblicitario più selvaggio...

va beh, cerchiamo di difenderci come possiamo :-) ciao, EmRose, grazie che leggi sempre le mie elucubrazioni un po' strambe :-)

Bacini in difesa :-)

Marisa ha detto...

La tv la sto vedendo sempre meno, vuoi per le mille cose al giorno che mi tengono occupata, vuoi che non c'è una buona ricezione in questa nuova sistemazione. Non riesco più nemmeno a seguire i tg che vedevo una decina di volte al giorno sui vari canali.
Non riesco più a sopportare di essere manipolata da coloro che hanno il potere politico e mediatico anche se continuerò a subirne i soprusi ma in questo momento della mia vita preferisco ascoltare la musica e i grandi interpreti e tenermi un po' a distanza dal mondo circostante. Sono sicura che presto tornerò a leggere e tutto questo mi basterà.
Ti consiglio quindi di scaricarti i vecchi film così almeno eviterai le intrusioni pubblicitarie.
Bacini essenziali

Gillipixel ha detto...

@->Marisa: per fortuna di modi per difendersi ce ne sono tanti, cara Mari, il più saggio dei quali è proprio quello che dici tu: spegnere proprio la scatoletta malefica :-)...però è un peccato, un po', perché in realtà ci sono anche tanti programmi intelligenti, che meritano la visione...allora, basta saper
scegliere cum grano salis :-)

Grazie anche a te per la tua pazienza, nel leggere sempre i miei scrittini, anche quando sono un po' pallosi, come stavolta :-) Spero di ritrovare presto il mio miglior smalto gillipixiano :-)

Bacini a tv spenta :-)