Conoscevo un tipo che di mestiere faceva il tangentista. Disegnava tangenti, non è che le pagasse o le riscuotesse. Questo mio amico aveva messo su un piccolo laboratorio in centro città, il “Cream-Tangerine”. Chi si ritrovava in casa, per dire, una circonferenza, o un ellissi, o una parabola, e avesse avuto bisogno di tracciarvi accanto una tangente, non doveva fare altro che andare al “Cream-Tangerine” e farsela disegnare. La sua specialità erano le tangenti alle sfere e le duplici tangenti iperboliche in confezione regalo.
Il mio amico si vergognava un po’ a svolgere una professione dall’aura così altisonante negli ambienti che contano («…il tangentista!…») e ad essere nel frattempo così onesto (i suoi prezzi erano tra l’altro davvero modici). Allora, per mettersi a posto la coscienza, aveva preso l’abitudine di risolvere le parole crociate andando a sbirciare tutto su google. In questo modo si sentiva più sereno: praticava sì una forma di slealtà, ma la più gratuita ed innocua che si fosse mai vista, potendo continuare nel frattempo a portare alto il nome dei tangentisti dall’indole geometrica e non pecuniaria.
Sono famose poi le bombette di piume. Beh, famose…parliamone. Il fenomeno si verifica di rado, ma quelle poche volte, non passa inosservato. Si sente un improvviso boato contro i vetri della finestra, SBANG!!!, si sobbalza sulla sedia mentre il proprio subconscio, con una rapidità che va molto al di sotto della soglia di attenzione, si domanda: «…E che miiinchia è?!?!?…». Novantanove volte su cento è un uccellino un po’ rimbambito che non conosce l’esistenza di un materiale chiamato “vetro” o forse non ha ben chiaro il concetto di impenetrabilità dei corpi, anche nei casi di trasparenza conclamata.
Quasi mai si riesce a sapere che tipo di uccellino fosse. Il più delle volte rimane solo il ricordo di quel piccolo botto senza causa, o al massimo c’è un segno non meglio identificato sopra al vetro, una specie di sgommatina gentile. Solo di rado capita invece di rinvenire sul luogo del misfatto rumoroso, una qualche traccia. Possono essere anche otto piume otto, di numero, minuscole, sul davanzale.
Il mistero intorno all’identità del mini-volatile rimane, ma a quel punto si può anche essere colti dall’impellente necessità di correre ad attaccarsi a internet, per raccontare di amici immaginari che facevano mestieri inesistenti, cercando di compensare l’insoddisfazione calata nell’animo a causa dello shock da anonimato sonoro appena subito.
2 commenti:
Gilli, sei tutto matto...ahahhahha
@->Marisa: ahahhahaha :-) grazie Mari, è un bellissimo complimento :-)
Bacini spiumettati :-)
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