Cari amici viandanti per pensieri, ma soprattutto care amiche (cit. “Gialappa’s Band”): è il quinto Natale “che passo” con voi. A questo punto il rituale vorrebbe che vi facessi gli auguri. Ovviamente non mi esimerò dal gradito compito, ma come ormai ben sapete, il sottoscritto e la semplicità espressiva sono antichi nemici (che pure si stimano a vicenda, va detto).
Avrete sentito di rado uscire dalla mia penna frasi del tipo “...il cane sta rosicchiando l’osso...”, oppure “...vieni a fare una scampagnata con me sul K2...”. Io sto ai discorsi chiari, come i cavoli stanno alle merende. Nemmeno se fossi un fumetto: sperare di vedere una frase semplice istoriarsi fra le volute della mia nuvoletta, sarebbe come riporre fiducia in una rapa portata all’Avis a donare. Per cui anche stavolta non posso limitarmi a dire papale papale, soltanto “Auguri di Buon Natale”.
Vi porgerò dunque una miscellanea di fausti auspici a modo mio. Vi auguro innanzitutto di coltivare sempre più l’amore per i dettagli, strada maestra, a mio parere, per giungere a capire l’importanza dei grandi valori. Lo stupore per la bellezza nascosta nelle piccole cose: è questo il mattoncino fondamentale per costruire edifici di gioia, per innalzare mirabolanti architetture di saggezza.
Vi auguro di riuscire a custodire in voi stessi ampi margini di capacità d’innamorarvi. Non soltanto nel senso classico del termine. Quello è importantissimo ed è il canale primario dell’innamoramento, naturalmente. Ma di forme di innamoramento ce ne sono milioni, quante sono le forme nella natura, nel mondo, quante sono le persone ed i loro sorrisi, quanti sono i nostri pensieri. Rimanete innamorati soprattutto di voi stessi. Che non è un invito al narcisismo e nemmeno all’egocentrismo o all’egoismo. Tutt’altro. Nutrire l’innamoramento per se stessi significa comprendere il proprio essere veicoli di apertura verso la bellezza del mondo. Vuol dire saper ascoltare il nostro proprio stesso atteggiamento di ascolto verso la vita.
Come diretta conseguenza, vi auguro di fare spesso l’amore. Anche qui, non solo nel senso tradizionale del termine. Fate l’amore con la cultura. Fate l’amore con la curiosità. Fate l’amore con l’interesse verso gli altri. Fate l’amore con la conoscenza. Fate l’amore con il pudore intellettuale. Fate l’amore con la fantasia, con l’immaginazione. Fate l’amore con l’utopia, nell’attimo stesso in cui lo state facendo con la concretezza. E in questi variegati modi di fare l’amore con le vostre realtà più preziose, siate ora maschi, ora femmine, ora un misto fra i due generi. Lasciatevi cogliere sia dalla brama penetrante, sia dall’apertura ospitante, in fusione amorevole completa, confondendo di continuo i limiti del dentro e del fuori se stessi.
Questo mi sento di augurarvi insomma, ma prima di congedarmi, vi lascio con un’epifania natalizia, tanto per non smentire la mia irrinunciabile vena complicatoria. Si tratta ancora di un brano tratto dal già citato «La casa di psiche», di Umberto Galimberti. Non so se sia un brano di speranza oppure no. A me ha detto qualcosa. Spero anche a voi:
«...L’arte dionisiaca vuole convincerci dell’eterna gioia dell’esistenza: sennonché dobbiamo cercare questa gioia non nelle apparenze, ma dietro le apparenze. Dobbiamo riconoscere come tutto ciò che nasce debba essere pronto ad una fine dolorosa; siamo costretti a guardare in faccia agli orrori dell’esistenza individuale – e tuttavia non dobbiamo irrigidirci: una consolazione metafisica ci strappa momentaneamente dal congegno delle forme mutevoli.
Per brevi attimi siamo veramente l’essere primigenio stesso e ne sentiamo l’indomabile brama di esistere e piacere di esistere. La lotta, il tormento, l’annientamento delle apparenze ci sembrano ora necessari, data la sovrabbondanza delle innumerevoli forme di esistenza che si urtano e si incalzano alla vita, data la strabocchevole fecondità del mondo. Noi veniamo trapassati dal furioso pungolo di questi tormenti nello stesso attimo in cui siamo per così dire divenuti una cosa sola con l’incommensurabile gioia originaria dell’esistenza, e in cui presentiamo, in estasi dionisiaca, l’indistruttibilità ed eternità di questo piacere. Malgrado il timore e la compassione, noi viviamo in modo felice, non come individui, in quanto siamo quell’unico vivente, con la cui gioia generativa siamo fusi...».
“La nascita della tragedia dallo spirito della musica”
Friedrich Nietzsche – 1872 (citato in: “La casa di psiche”, Umberto Galimberti – 2005)
Ed ora che il cane ha quasi finito di rosicchiare il suo osso, mentre vi rinnovo l’invito ad una scampagnata con me sul K2, vi posso finalmente dire, per la quinta volta: tanti auguri di buon Natale, cari amici viandanti per pensieri.
8 commenti:
Bellissimo, Gilli, e te lo dico con la mia semplicità. Però mi è piaciuto ed ho capito le tue volute fino a quando non hai citato galimberti... Io con la filosofia faccio costantemente a cazzotti. Grazie, e un buonissimo natale per te! Baci
Carissimo Gilli, ma siamo davvero in grado di coltivare tutte le cose preziosissime che tu ci auguri?
La vita per molti versi è diventata sterile e questo può renderci incapaci di recepire la bellezza nelle piccole cose o di farci innamorarci ancora ma confido che questo possa accadere lo stesso.
Ricambio i tuoi auguri con tutto l'amore nato dalla nostra amicizia virtuale.
ah mi citi il mio compagno di viaggio esistenziale.... questa non dovevi farmela..... chi meglio di lui può avviarci oltre le cose apparenti e dentro di noi? Non faccio mai gli auguri per Natale... Il Natale mi sembra una delle loro esterne da valicare.... ma un augurio grande per la vita, quello è per ogni stagione. baci oltre la siepe
@->Maria Rosaria: grazie, cara EmRose :-) ricambio gli auguri di cuore...non credo che tu sia tanto estranea dalla filosofia: nei tuoi scritti ce n'è sempre molta e poi sei circondata da filosofi: Gea e Tremor sono due grandissimi pensatori :-) anche se poi esternano non a parole, ma con gesta feline :-)
Buon Natale...lo so che, guardando al futuro, vedere sereno è cosa difficile: ma noi ci si prova :-)
Bacini de-filosofizzati :-)
@->Marisa: è vero, cara Mari, non nego di aver stilato un programma alquanto ambizioso :-) però non credo che la sua messa in pratica richieda capacità sovrumane...anzi, quello che si deve fare è "semplicemente" essere umani :-) poi il resto viene da solo :-)
Auguri per un buon Natale di letizia...la tua amicizia è simpatica e importante per me, grazie per la tua assiduità di lettrice e commentatrice sempre gentile e qualche volta teneramente monella :-)
Bacini morbidi come Wolfi :-)
@->Antonella: cara Anto :-) grazie graziose :-) lo so, questo farsi gli auguri sa un po' di convenzione sociale stantia :-) ma ha i suoi aspetti giocosi e dato che in tutto il resto sono spesso e volentieri strano e complicato, almeno in questa cosa mi va di essere quasi normale
:-D
Galimberti mi piace un sacco...affronta tematiche di una complessità sconvolgente, ed io arranco un po' di fronte alle vette elevatissime del suo speculare, ma quando mi riesce di addentrarmi anche solo di poco nei misteri che va sviscerando, è una soddisfazione intellettuale ed esistenziale suprema...
Auguri per tutti i giorni, allora Anto :-) trascorri un Natale sereno, di armonia con tutte le persone per te importanti :-)
Bacini interminati e sovrumani :-)
Da buona accidiosa e debosciata sono in un tale ritardo...:)))))
fai finta che io sia il Coniglio Bianco di Alice, Gilli, e zompetti per raggiungere la corte della Regina Rossa...
beh, che meraviglia un uomo che dice "fate l'amore con la curiosità"!:)))))
Ma lo sai che mi erano venuti i tuoi stessi pensieri??
In effetti, fare l'amore con la vita, i generale, e poi con le persone, nel particolare, è una delle attitudini migliori che 'essere umano possa esercitare...o no??
Sei un uomo bello e profondo, un essere umano che non ha paura di essere tutto ciò che l'essere umano può essere. Tutto.;))))))
@->Vale: Valeeeee :-) ho visto in ritardo il tuo commento :-) grazie, bèla gioia :-) le tue accidiate sono sempre di pregio, quindi molto ben accette :-)
Insomma..."uomo bello"...adesso non esageriamo :-D
Grazie, Vale, sono contento di averti trovata in sintonia con le mie parole...bianconigliamo come siamo capaci, qualcosa di buono da brucare si trova sempre :-)
Bacini nel paese delle meraviglie :-)
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