giovedì 31 maggio 2012

Uno zombie fuor d’acqua



Mala tempora currunt, cari amici viandanti per pensieri.

Mixando sgangheratamente due mezze espressioni, in modo da rendere conto ancor meglio del mio attuale stato di smarrimento, senza centellinare i giri di parole ammetto di sentirmi come uno zombie fuor d’acqua.

Vicissitudini generali fanno di questo momento un periodo non esattamente propizio e in più segni cupi continuano ad abbattersi sulla nostra povera nazione, talvolta uniti a stoccate tragicamente concrete. Riguardo al disastro del terremoto, mi mancano le parole. Dico solo che mi ha toccato e angosciato oltremodo. Sono paesi come il mio ad essere stati colpiti, sono persone familiari, anche se non le conoscevo. Suona strano, quando accadono simili enormità, continuare il proprio tran-tran ordinario, già incerto e vacillante di per sé. Si procede leggermente allucinati, solo perché forse non rimane altro da fare. Tutto l’insieme dei propri valori si resetta dentro, ci si accorge di quanto care siano le piccole cose quotidiane, il passato appare più che mai un porto sicuro nel quale rifugiarsi mentalmente.

Questo non va bene per niente. Donarsi in preda alla corrente, patire la deriva, è sbagliato. Bisogna cercare di tenere salda la barra della “concava nave”, seguire come possibile una rotta, per quanto malferma essa sia. Evitare di lasciarsi attirare, alla stregua di alcuni compagni di Odisseo, nell’entroterra dell’isola dei lotofagi, perché:

«…chi di loro mangiò del loto il dolcissimo frutto,
non voleva portar notizie indietro e tornare,
ma volevano là, tra i mangiatori di loto,
a pascer loto restare e scordare il ritorno.
E io sulla nave li trascinai per forza, piangenti,
e nelle concave navi sotto i banchi dovetti cacciarli e legarli.
Allora agli altri fidi compagni ordinavo
di salire in gran fretta sulle concave navi,
perché nessuno, mangiando il loto, scordasse il ritorno…».

Odissea” (IX, 89 – 103) – Omero

Rivolgo questi ammonimenti soprattutto a me stesso, perché la mia natura di lotofago è assai spiccata, sempre latente e pronta a tornare in superficie. La tentazione di non volerne più sapere nulla di nuovi dati, di nuovi stati, di nuovi fati, fortissima si annida nel mio animo. Il pericolo non è scordare il passato, ma fare del passato l’unica prospettiva, dimenticandosi del ritorno.

Ogni volta devo farmi un promemoria, per ricordare come la vita sia un viaggio di ritorno verso un luogo in cui forse non siamo mai stati, ma che pure abita dentro di noi da sempre.

6 commenti:

Vanessa Valentine ha detto...

Anch'io, a dir la verità, con tutte le brutte nuove che piombano tra capo e collo a questa disgraziata nazione avrei la tentazione di lotofaggiare parecchio...e invece, da brava italiana, è proprio quando la rogna comincia ad essere troppa che mi vien voglia di renderle pan per focaccia...fin che le cose van troppo bene, è troppo facile.:))))
Bellissima la foto del tramonto tra le spighe.

Gillipixel ha detto...

@->Vale: proprio così, Vale, bisogna mandare giù il boccone sperando in pietanze future più appetitose :-)

Grazie per la foto :-) mi sono divertito a farla...peccato non si veda bene uno sciame di moschini volteggiante, dorato dal sole, che dava al tutto un tocco filmico ulteriore :-)

Bacini al pane e salame :-)

scodinzola ha detto...

La gente dell'Emilia è conosciuta come gente che ha molta energia... capisco che in una situazione simile ne serva davvero molta... ma forza... la vita continua e sicuramente ci saranno molte cose belle...
Un abbraccio e un buffetto...

Gillipixel ha detto...

@->Scodinzola: ciao Scodi :-) che bella sorpresa...grazie del commento, mi fa piacere sapere che ogni tanto ti piace ancora andare per pensieri :-)

Già, ci vorrà del tempo, ma l'Emilia è una regione generosa, è capace di tirare fuori tante cose belle...confidando magari in un po' più di fortuna...

Ciao Scodi, grazie ancora :-)

Bacini di sempre :-)

Marisa ha detto...

Terribile quello che sta avvenendo in Emilia ed i ricordi di quel terremoto distruttivo di Tokyo mi sono raffiorati implacabilmente.
Noi siamo un popolo pieno di risorse e di grande fantasia, sono sicura che sapremo risollevarci per ricostruire meglio e più di prima.

Gillipixel ha detto...

@->Marisa: grazie, Mari, per il tuo commento...ricordo i momenti della tua brutta esperienza in Giappone...speriamo che ci si possa riprendere presto anche da questa ennesimo momento sfavorevole per l'Italia...

Bacini di bentornata :-)