Camminavo per una via del centro cittadino, quando sono incappato in una cartoleria un po’ vecchio stile. Sbirciando nella vetrina, ho notato un matitone straordinario. Mi ha affascinato per le sue dimensioni fumettistiche, con una mina esagerata e l’impugnabilità abnorme a mo’ di manico di badile. Ma l’incanto vero è nato osservando meglio il numerillo posto agli antipodi della punta, quello che indica la pastosità della mina. Leggendolo, non credevo ai miei occhi : 8B?!?!?!
Anche chi, come me, non ha un'esperienza da premio Nobel delle matite, sa che la lettera “B” in fatto di mine sta ad indicare il grado di morbidezza della mescola di grafite impiegata, mentre con la “H” si classificano le matite a tratto duro.
Nella mia carriera di appassionato di matite, fino ad oggi mi ero avventurato soltanto agli estremi di morbidezza di una 5B. Già questa era super malleabile, tanto che, al tracciamento di ogni riga, il segno sembrava ti si sciogliesse sotto le dita. Quasi un pezzo di carboncino. Chissà cosa dev'essere allora la 8B, mi sono detto: una specie di pongo limaccioso al posto della mina...
In realtà, provandola dopo a casa, mi sono accorto che questa 8B non è della tenerezza esagerata che mi aspettavo, anche se pur sempre molto soddisfacente al contatto col foglio e foriera di gradevoli sensazioni grafiche. Ho iniziato a tracciare alcuni segni sul primo pezzo di carta capitato sotto mano e mi sono ricordato di un antico vezzo, praticato con maggior frequenza anni fa, ossia la pratica del lasciarsi catturare dalle piccole forme che semi-inconsciamente vanno scaturendo da sotto le dita.
Dopo un po' di scarabocchi, mi sono detto: perché non far nascere da questa cosa una rubrichetta su «Andarperpensieri»? Pensiero fugace e figure immaginate si sposano molto bene, soprattutto se non si lascia troppo tempo alla ragionevolezza ed alla riflessività, di interferire intorno al senso dei segni tracciati sul foglio. Ho poi rispolverato anche dei vecchi ma ancora validi pastelli, accorgendomi che le figure risultavano più efficaci se corredate di colorazioni altrettanto spontanee e nate dalla fantasia senza interposta ragione. Le mie capacità di disegnatore sono alquanto primitive e rozze, quindi non ci si deve aspettare niente di talentuoso o di esteticamente rilevante. Sono solo “pre-pensieri” di un pensatore banale, messi iconograficamente su carta con i notevoli limiti grafici che ben rispecchiano le altrettanto circoscritte capacità riflessive a disposizione della medesima mente.
Il disegno con cui inauguro oggi la rubrichetta (che sarà denominata «Inconscio grafico»), a posteriori l'ho intitolato «Bussola del caos». Di volta in volta, commenterò i disegnetti prodotti con alcune possibili interpretazioni delle forme che ne sono derivate, oppure con una composizione simil-poetica di frasi altrettanto libere.
«Bussola del caos» non a caso si caratterizza per l'impostazione ripartita a croce. Nel quadrante in basso a sinistra, maldestramente s'impone il richiamo ad un disorientato fallimorfismo inverso. Credo che la mia mente, in questo modo, abbia voluto far cenno al diffuso e mal riposto senso di maschilismo, imperante al di sopra dell'attuale realtà. Prepotenza virile malintesa che pretende di imporsi con la propria presunta capacità razionalizzante. E' un tipo di forza che sbaglia completamente ruolo e bersaglio, rivelandosi alla fine una forma di debolezza: compete, calpesta, americanizza malamente la vita, riduce tutto alla superficie delle cose. Insegue una direzione fallace, affidandosi ad una guida cerebrale che rivela sotto sotto la propria vera essenza “non pensante” vegetale. Da questo ceppo virile, non nascono infatti nuove e rigenerate genuinità vitali, bensì soltanto sterili e claustrofobiche sagome geometriche, capaci di esprimere esclusivamente il loro mutismo esistenziale, attraverso il fumetto senza parole sbuffante da uno spigolo del cubo semi-ombreggiato.
Insomma, come inizio di rubrica, vi sembra abbastanza folle o dite che potevo fare di più?
6 commenti:
Gilli, o Gilli qualsiasi commento al tuo post non può che risultare una banalità e per questo cito la frase che più mi ha fatto sbellicare:
"un disorientato fallimorfismo inverso".
Bacini all'8B
Sono entusiasta dell'idea e molto divertita dal disegnino. Quanto all'interpretazione non saprei... comunque ti seguirò con attenzione.
@->Marisa: eheheheh :-) grazie Mari :-) in effetti, ti dirò, io stesso sarei in grossa difficoltà a commentare un simile delirio :-) l'importante è che faccia un po' pensare e divertire nel contempo
:-)
Anche se, va detto, il "disorientato fallimorfismo inverso" è una faccenda molto seria, causa di molti mali, in molte forme...
Bacini a mina pastosa :-)
@->Rosa: lieto di aver stuzzicato la tua fantasia, cara Rose :-) quanto all'interpretazione, stavolta non è colpa mia: quando l'inconscio sale in cattedra, non vuol saper ragioni :-)
Bacini disegnati :-)
gilli, la tua creatività non ha confini! troppo divertente! anche a me piacciono le matite pastose B e qualcosa... ;)
@->Maria Rosaria: ehehehehe :-) grazie EmRose, sei troppo gentile...la mia follia sta toccando derive veramente preoccupanti, è vero :-) colpa dei matitoni 8B che con la loro pastosità contagiosa farebbero perdere il senno anche ad un logico matematico :-)
Bacini a carboncino :-)
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