venerdì 25 novembre 2016

"Un pensiero ogni qualche giorno" 2 - "Segni"

"Un pensiero ogni qualche giorno"

2 - "Segni"

La natura ci manda continuamente dei segni. Non so se il piccolo fenomeno a cui ho assistito, fosse uno di quelli. Di sicuro, non avevo mai visto e sentito una cosa del genere.

Sono uscito per un rapido sopralluogo sul grande fiume. In questi giorni di sua notevole turbolenza, tende a vestirsi del suo cappotto più minaccioso, e non è mai uno spettacolo che rassicuri.

Il cielo di lamiera scura satinata invitava a non allontanarsi troppo dal riparo domestico, ma erroneamente ho valutato che avrebbe retto ancora un po', e mi sono incamminato. O meglio, imbiciclato.

A metà della salitella dell'argine, un fragore di indecifrabile origine, mi coglie al massimo della difficoltà interpretativa. È un rumore alle mie spalle, prima lontano, poi crescente. Nel giro di pochi secondi, valuto mentalmente un paio di spiegazioni, subito smentite dalla realtà. Sembra il frastuono di decine di camion che scaricano a terra quintalate di ghiaia. Ma non può essere: nemmeno al festival dell'autotreno se ne potrebbero radunare tanti. Sembrano folate di vento. Ma le foglie sugli alberi non si muovono tanto da giustificare un simile trepestio.

Alla fine, saranno passati venti secondi di disorientamento acustico-visivo, e nel momento stesso in cui capisco, non di meno persisto e mi stupisco: si trattava della sventagliata della pioggia, calata al suolo come una lunga, distesa e rapida pennellata ad effetto domino, una gran zampata pluviale che stava sferzando la terra, protendendosi in avanti alla maniera di un treno di gocce lanciato in moto misto tra verticale e orizzontale.

Inutile dire che l'ombrello, pur preventivamente portato appresso, mi ha salvato solo minimamente da una lavata storica.

Ma in sé, anche se non ho capito bene se fosse davvero un segno, questa cosa è stata a suo modo un portento.

Chissà se ha qualcosa a che vedere con il trans-onirico vecchio indiano, dal turbante modulato sui diversi giorni in ricco periodare multi cromatico, che ogni tanto vedo pedalare nella sua mistica, antica andatura in bici, certi pomeriggi , quando l'imbrunire è già molto più di una promessa...

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