lunedì 25 giugno 2018

Lentamente muore


Lentamente muore
il neurone rassegnato a una Barbara-D’Ursica realtà

Si secca piano piano la sinapsi fra una molla e l’altra di materassevoli omelie Giorgio-Mastrotali

Si ottunde il senso critico, stando troppo “Dalla vostra parte”

Si spalanca la voragine cerebrale se continuamente flagellata da tg-quattrici sciacallaggi in salsa di vips villeggianti a Cortina

Implode la mente se compressa dal continuo sottovuoto spinto defilippico

S’abbruttisce l’animo in ammollo nelle pruriginose morbosità criminal-guardone elevate al Quarto grado

S’incataratta di bruma idioziale l’occhio ipnotizzato dal monomaniacale e voyeuristico guardare attraverso il Forum della serratura

Si lobo-letamizza la scatola cranica sotto l‘incessante fuoco nemico pubblicitario

Si desertifica inesorabilmente lo scroto di chi al posto del dubbio lascia subentrare Del Debbio…

E, quel che più conta, questo è il telecomando, figlio mio! Cambia quel cazzo di canale, o prendi in mano un buon libro, e mandali tutti affa’-n’audience!

Tua sarà la mente e tutto ciò che vi è in essa.


2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Parole sante!
Eppure non trovo il picco del livello di stress...chi l'ha visto???

Gillipixel ha detto...

Mai sentito parlare della teoria della rana bollita, dear Cincia? Non c'è picco perché ci hanno portato a ebollizione partendo dall'acqua fredda in cui eravamo già immersi...pian piano hanno alzato la temperatura del fornello e ora lessiamo tutti insieme appassionatamente che non ce ne accorgiamo nemmeno...'na meraviglia :-)