domenica 23 giugno 2019

The east is the best


Leggendo, studiando, ascoltando, curiosando, cercando di imparare, meditando, oziando fra mille pensieri, mi sono fatto nel tempo l’idea che esistono due vasti modi molto generali di concepire il mondo, la vita.

Quello occidentale (a noi più noto e familiare).
E quello orientale.

Secondo la tradizione occidentale, la realtà sarebbe questa nostra dimensione di appartenenza, dove regna l'impressione principale che “ci si possa sempre fare qualcosa”.

L'orientale invece ritiene che perlopiù della nostra realtà non si possa fare granché, ma bisogni lasciarla fluire, accomodandosi nelle sue pieghe in modo da adattare la nostra alle sue forme.

Sono nato in un contesto occidentale e dunque mi ritrovo ampiamente immerso nella nostra grande visione del tutto.

Fin da piccolo mi è stato insegnato che le cose “si ottengono”, si realizzano, gli scopi si raggiungono.
Causa ed effetto: si parte dall’intenzione di ottenere un risultato, si mette in pratica il comportamento più adatto, e si arriva allo scopo desiderato.

Questo me lo hanno insegnato a casa, a scuola, nella nostra società, me l'hanno insegnato gli uomini, insomma.

La vita mi ha insegnato invece che molto spesso non funziona così.

La realtà è un flusso che va per conto suo: contempla forse la presenza di questo strano suo componente chiamato uomo, umanità. Ma “nell’economia generale” degli accadimenti, l’uomo rimane pur sempre un dettaglio.

Di questo l’uomo deve tener conto: le cose molto spesso non vanno come lui vuole.

Vanno come vuole “il reale”.

Con questo, non s'intende che ci si debba allora abbandonare a un ottuso fatalismo, al “sia quel che sia” più menefreghistico e irresponsabile.

Molto più articolatamente, il punto di vista orientale ci suggerisce un atteggiamento più sottile, esemplificabile con un’immagine.

Diciamo così: da occidentali siamo abituati a considerare la vita come un discorso da pronunciare.

La visione orientale ci invita invece a trattare la vita, il mondo, la realtà, l’essenza del vero, come un discorso da ascoltare.

Pensateci un attimo, e mi saprete dire…


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