La parola di gran moda in questi giorni è “illegittimo”.
La sentenza della Consulta che ha decretato l’incostituzionalità della vigente legge elettorale, è riuscita anche a procurare in ogni italiano un aggravato senso di smarrimento. Dal 4 dicembre 2013, abbiamo perso molti dei nostri punti di riferimento e ci sentiamo tutti un po’ più kafkiani del solito.
Questa legge elettorale entrò in vigore sul finire del 2005, per volontà dell’allora governo Berlusconi. La legge è spesso associata al nome del senatore Roberto Calderoli, essendo questi uno dei principali autori nella stesura del testo legislativo in questione. Oppure viene ricordata col famigerato nomignolo, giornalisticamente odioso, di impropria risonanza suina. Un termine che ogni volta mi fa rizzare le setole sugli avambracci, per l’indegnità dell’associazione tra il perverso marchingegno giuridico e la fierezza di uno degli animali più nobili del creato.
Il fatto che la legge sia stata concepita da un dentista (con tutto il rispetto per i dentisti, ma magari ne sanno più di molari e ponti, che non di commi e norme), per di più talmente “odonto” e anche così “iatra” da essersi sposato alcuni anni addietro con “rito celtico”, avrebbe già dovuto far insospettire da tempo. Tuttavia, solo a partire dall’altro ieri, i giuristi più qualificati hanno iniziato a giocarsela in punta di fioretto esegetico, per stabilire se l’illegittimità sancita dalla Consulta vada intesa solamente a decorrere dal 4 dicembre stesso, oppure se debba essere presa in considerazione una sua retroattività, in modo da coprire tutto il periodo in cui la legge medesima è stata effettivamente in vigore.
Io sono tutt’altro che giurista (al massimo potrò essere un po’ ingiuriato). Ma se fossi esperto leguleio, direi che se è illegittima oggi, esattamente nella stessa misura lo era anche quando venne promulgata. Dunque, tutto quanto è stato toccato dopo dalle conseguenze di questa legge, a valanga, dovrebbe risultare illegittimo.
Con questa legge, dal 2006, sono stati eletti almeno 3 governi, che a questo punto, se tanto mi dà poco, dovrebbero risultare illegittimi essi stessi. Un quarto governo, quello di Mario Monti, non è stato eletto, ma è una derivazione di un altro governo illegittimamente eletto, per cui nemmeno quello si salva. Ogni atto compiuto dai suddetti governi, per la proprietà transitiva, si ammanta pure esso del vello villoso dell’illegittimità. Se erano illegittimi i governi, con tutte le loro leggi e provvedimenti, saranno state illegittime anche le regioni, le provincie e a cascata pure i comuni, perché tutti questi enti si muovono nel contesto delle decisioni governative centrali.
Ecco allora che le “surrealtà” in agguato non si contano. Un esempio: dalle regioni dipendono moltissimi aspetti della gestione della sanità pubblica. Molto di quanto è stato fatto nell’ambito della sanità pubblica, dal 2006 ad oggi, potrebbe allora essere considerato illegittimo. Non ci sarebbe minimamente da stupirsi, se si iniziasse a venir richiamati negli ospedali, chi per restituire un appendice, illegittimamente asportata con illegittima operazione, chi per rendere indietro due taglie di seno in più, illegittimamente acquisite con illegittimo intervento di aumento del seno.
Altro esempio: le provincie hanno in carico la cura e la gestione di molte importanti strade del nostro territorio nazionale. Se le provincie erano illegittime, in qualità di più o meno dirette emanazioni di governi illegittimi, i loro interventi sulle strade non saranno da considerare essi stessi illegittimi? Non ne consegue forse che tutte queste strade sono state a loro volta illegittime per tutto questo tempo? Ma se erano illegittime le strade, era anche illegittimo transitare sopra di esse. E di conseguenza, diventa illegittimo ogni nostro atto compiuto in questo periodo, a conclusione di ciascun tragitto illegittimo percorso su una di quelle strade illegittime. Ricordate quella volta che siete andati a trovare la morosa facendovi 20 chilometri sull’illegittima provinciale 27? Se per caso per l’occasione vi era andata così bene da concludere la serata facendo l’amore, beh, sappiate che si trattò d’amore ampiamente illegittimo.
E non è nemmeno una delle eventualità giuridiche più gravi. Si dia sempre il caso dei suddetti fidanzati. Cosa succederebbe, riguardo alla morosa in questione, se si venisse a scoprire che lo scoccar di scintilla fra i due piccioncini ebbe a concretizzarsi sul suolo di una piazza recentemente riasfaltata dall’illegittimo Comune di residenza di lei? Saremmo in presenza di un flagrante caso di morosa illegittima.
E se sul fronte pubblico son dolori, altrettanto gravi magagne vanno registrate sul versante privato. Le ditte, i negozi, i produttori, gli artigiani, e così via...tutti questi “soggetti economici” hanno operato, nel corso degli anni di legge elettorale illegittima, sempre attenendosi alle disposizioni legali di rispettiva competenza per i loro settori commerciali e produttivi. Basta che anche poche di queste leggi siano state promulgate dopo il 2006, dai governi illegittimi succedutisi, che ogni merce in qualche modo connessa a quei produttori dovrà essere considerata illegittima.
Il vostro gatto, o il cagnolino, potrebbero così aver mangiato nel frattempo diversi chili di crocchette o scatolette di carne illegittima. Ci si troverebbe allora nel bel mezzo di una bizzarria legale delle più potenti di sempre. Padroni di cani o gatti nati dopo il 2006, dovrebbero fare i conti con la completa illegittimità delle loro bestiole. Ma padroni di cani e gatti nati prima del 2006, avrebbero invece in casa bestiole illegittime solo per qualche chilo di peso messo su nel frattempo. Si profila all’orizzonte forse la fosca prospettiva del pignoramento di tre quarti di cane? Oppure incombono minacciose confische di mezzo gatto? Magari con la complicazione procedurale aggiuntiva del «...sono due chili e mezz’etto: che faccio, signora, lascio?...».
Da questi sporadici esempi, si capisce bene come le conseguenze della decisione della Corte Costituzionale potrebbero rivelarsi di una perversa pervasività inaudita.
La carta igienica con la quale saremo chiamati a pulirci domattina, potrebbe risultare illegittima. Che fare? Pulirsi o sopra-s-sedere?
La qualità dell’aria, illegittimamente monitorata dalle centraline del Comune e reputata respirabile, potrebbe esser decretata illegittima. Che fare? Continuare a respirare o no?
I sogni fatti dormendo su un materasso commercializzato con autorizzazione ministeriale illegittima, non sono forse illegittimi? E sono legittimi o no, tutti i pensieri pensati mentre eravamo in coda all’ufficio anagrafe del Comune, per ritirare un certificato illegittimo?
Possiamo dunque concludere che l’Italia è finalmente approdata a quel rarefatto e superiore grado di dimensione giuridica riassumibile col motto «...l’illegittimità è uguale per tutti?...».
La sentenza della Consulta che ha decretato l’incostituzionalità della vigente legge elettorale, è riuscita anche a procurare in ogni italiano un aggravato senso di smarrimento. Dal 4 dicembre 2013, abbiamo perso molti dei nostri punti di riferimento e ci sentiamo tutti un po’ più kafkiani del solito.
Questa legge elettorale entrò in vigore sul finire del 2005, per volontà dell’allora governo Berlusconi. La legge è spesso associata al nome del senatore Roberto Calderoli, essendo questi uno dei principali autori nella stesura del testo legislativo in questione. Oppure viene ricordata col famigerato nomignolo, giornalisticamente odioso, di impropria risonanza suina. Un termine che ogni volta mi fa rizzare le setole sugli avambracci, per l’indegnità dell’associazione tra il perverso marchingegno giuridico e la fierezza di uno degli animali più nobili del creato.
Il fatto che la legge sia stata concepita da un dentista (con tutto il rispetto per i dentisti, ma magari ne sanno più di molari e ponti, che non di commi e norme), per di più talmente “odonto” e anche così “iatra” da essersi sposato alcuni anni addietro con “rito celtico”, avrebbe già dovuto far insospettire da tempo. Tuttavia, solo a partire dall’altro ieri, i giuristi più qualificati hanno iniziato a giocarsela in punta di fioretto esegetico, per stabilire se l’illegittimità sancita dalla Consulta vada intesa solamente a decorrere dal 4 dicembre stesso, oppure se debba essere presa in considerazione una sua retroattività, in modo da coprire tutto il periodo in cui la legge medesima è stata effettivamente in vigore.
Io sono tutt’altro che giurista (al massimo potrò essere un po’ ingiuriato). Ma se fossi esperto leguleio, direi che se è illegittima oggi, esattamente nella stessa misura lo era anche quando venne promulgata. Dunque, tutto quanto è stato toccato dopo dalle conseguenze di questa legge, a valanga, dovrebbe risultare illegittimo.
Con questa legge, dal 2006, sono stati eletti almeno 3 governi, che a questo punto, se tanto mi dà poco, dovrebbero risultare illegittimi essi stessi. Un quarto governo, quello di Mario Monti, non è stato eletto, ma è una derivazione di un altro governo illegittimamente eletto, per cui nemmeno quello si salva. Ogni atto compiuto dai suddetti governi, per la proprietà transitiva, si ammanta pure esso del vello villoso dell’illegittimità. Se erano illegittimi i governi, con tutte le loro leggi e provvedimenti, saranno state illegittime anche le regioni, le provincie e a cascata pure i comuni, perché tutti questi enti si muovono nel contesto delle decisioni governative centrali.
Ecco allora che le “surrealtà” in agguato non si contano. Un esempio: dalle regioni dipendono moltissimi aspetti della gestione della sanità pubblica. Molto di quanto è stato fatto nell’ambito della sanità pubblica, dal 2006 ad oggi, potrebbe allora essere considerato illegittimo. Non ci sarebbe minimamente da stupirsi, se si iniziasse a venir richiamati negli ospedali, chi per restituire un appendice, illegittimamente asportata con illegittima operazione, chi per rendere indietro due taglie di seno in più, illegittimamente acquisite con illegittimo intervento di aumento del seno.
Altro esempio: le provincie hanno in carico la cura e la gestione di molte importanti strade del nostro territorio nazionale. Se le provincie erano illegittime, in qualità di più o meno dirette emanazioni di governi illegittimi, i loro interventi sulle strade non saranno da considerare essi stessi illegittimi? Non ne consegue forse che tutte queste strade sono state a loro volta illegittime per tutto questo tempo? Ma se erano illegittime le strade, era anche illegittimo transitare sopra di esse. E di conseguenza, diventa illegittimo ogni nostro atto compiuto in questo periodo, a conclusione di ciascun tragitto illegittimo percorso su una di quelle strade illegittime. Ricordate quella volta che siete andati a trovare la morosa facendovi 20 chilometri sull’illegittima provinciale 27? Se per caso per l’occasione vi era andata così bene da concludere la serata facendo l’amore, beh, sappiate che si trattò d’amore ampiamente illegittimo.
E non è nemmeno una delle eventualità giuridiche più gravi. Si dia sempre il caso dei suddetti fidanzati. Cosa succederebbe, riguardo alla morosa in questione, se si venisse a scoprire che lo scoccar di scintilla fra i due piccioncini ebbe a concretizzarsi sul suolo di una piazza recentemente riasfaltata dall’illegittimo Comune di residenza di lei? Saremmo in presenza di un flagrante caso di morosa illegittima.
E se sul fronte pubblico son dolori, altrettanto gravi magagne vanno registrate sul versante privato. Le ditte, i negozi, i produttori, gli artigiani, e così via...tutti questi “soggetti economici” hanno operato, nel corso degli anni di legge elettorale illegittima, sempre attenendosi alle disposizioni legali di rispettiva competenza per i loro settori commerciali e produttivi. Basta che anche poche di queste leggi siano state promulgate dopo il 2006, dai governi illegittimi succedutisi, che ogni merce in qualche modo connessa a quei produttori dovrà essere considerata illegittima.
Il vostro gatto, o il cagnolino, potrebbero così aver mangiato nel frattempo diversi chili di crocchette o scatolette di carne illegittima. Ci si troverebbe allora nel bel mezzo di una bizzarria legale delle più potenti di sempre. Padroni di cani o gatti nati dopo il 2006, dovrebbero fare i conti con la completa illegittimità delle loro bestiole. Ma padroni di cani e gatti nati prima del 2006, avrebbero invece in casa bestiole illegittime solo per qualche chilo di peso messo su nel frattempo. Si profila all’orizzonte forse la fosca prospettiva del pignoramento di tre quarti di cane? Oppure incombono minacciose confische di mezzo gatto? Magari con la complicazione procedurale aggiuntiva del «...sono due chili e mezz’etto: che faccio, signora, lascio?...».
Da questi sporadici esempi, si capisce bene come le conseguenze della decisione della Corte Costituzionale potrebbero rivelarsi di una perversa pervasività inaudita.
La carta igienica con la quale saremo chiamati a pulirci domattina, potrebbe risultare illegittima. Che fare? Pulirsi o sopra-s-sedere?
La qualità dell’aria, illegittimamente monitorata dalle centraline del Comune e reputata respirabile, potrebbe esser decretata illegittima. Che fare? Continuare a respirare o no?
I sogni fatti dormendo su un materasso commercializzato con autorizzazione ministeriale illegittima, non sono forse illegittimi? E sono legittimi o no, tutti i pensieri pensati mentre eravamo in coda all’ufficio anagrafe del Comune, per ritirare un certificato illegittimo?
Possiamo dunque concludere che l’Italia è finalmente approdata a quel rarefatto e superiore grado di dimensione giuridica riassumibile col motto «...l’illegittimità è uguale per tutti?...».
4 commenti:
se tutto è illegittimo allora la condizione regolare è l'illegittimità
@->Anto: pare di poter concludere proprio così, Anto :-) per fortuna che siamo una nazione abituata al paradosso, e dunque nessuno si stupisce o si preoccupa più di tanto...alla fine, viene a galla soltanto quello che effettivamente siamo, sembra quasi di poter dire...
Una piccola nota: giuro che non sapevo dell'articolo di Massimo Gramellini, prima di scrivere questa cosa mia :-) l'ho visto sabato sera a "Che tempo che fa" e aveva scritto anche lui praticamente una roba simile :-) però, sino alla raffinatezza dei tre quarti di cane pignorati per illegittimità, lui non si era spinto :-)
Bacini pignorati :-)
L'amore illegittimo è il migliore...:))))) eheh.
Che faccio, Gilli, la Bagigia è nata nel 2009 e da quando sta con me ha messo su due chil di trippa biscottesca e bocconciniana...mi pignoreranno la gatta?? :((((( Oh, no, la mia bambina!!!!!
Scherzi a parte, sapevamo di vivere una pochade di proporzioni sconfinate...alcuni di noi semplicemente aspettavano che finisse, altri, migliori, hanno dato spallate.
Sul dentista poco c'è da aggiungere, condivido il tuo pensiero in toto. Meglio sarebbe stato se si fosse occupato di molari e ponti. Ma lo sventurato suino sarebbe stato tirato in ballo lo stesso (poveri maiali, così intelligenti e sfortunati...).
Puro Beckett, puro Ionesco.
Povera Italia.
Grande post, anyway.;))))))
@->Vale: ehehehehhe :-) Povera Bagigia, frastornata fra le ambasce della scelta...preferire le crocchine maggioritarie, oppure proporzionali razioni di carne? :-) Non temere, Vale, la Bagigia è sempre legittimata dalla sua simpatia, non teme riparazioni giuridiche, nemmeno da parte della Consulta felina :-)
Grazie, è sempre bello riuscire ad entrare in sintonia col tuo mood di lettrice raffinata :-)
...per il resto, cosa dire di più...ormai abbiamo superato la barriera del suono becketiana :-) altro che aspettando Godot...qui c'è da aspettarsi ogni giorno una vaccata sempre più grande :-) (ancora con rispetto parlando, e della vacca e del maiale, animali in ogni circostanza sempre più nobili di come li usiamo noi miseri umani per metaforizzare le nostre misere faccenduole...)
Bacini proporzionali con premio di maggioranza alla francese :-)
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