Un pensiero ogni qualche giorno"
11 - "La parola è: fragile"
Fragile la foglia
accartocciata,
secca, dentro al pugno.
Costringe la mano
a fare i conti
poi
con lembi attaccaticci
di vegetalità frantumata.
Come brandelli
di foglia,
stritolato, il debole,
dall'angheria,
rimane incollato
al palmo
della solitudine
prepotente.
L'Epulone esistenziale prosciuga
il mondo per averlo
intero ai suoi piedi.
E non s'avvede
del deserto
tutto intorno
che ne nasce.
Beata l'epoca
rispettosa
di una foglia.
Infelice l'epoca
raggrumata, misera,
in un pugno stretto.
USA: zar dei confini e ignoranza dei media
-
Inevitabile che nei media italiani la locuzione border czar venisse
tradotta letteralmente, senza alcuna riflessione sulla sua interpretazione,
perché non ...
4 giorni fa
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