"Un pensiero ogni qualche giorno"
8 - "Bumano, troppo bumano"
In una remota galassia, molto simile alla Via Lattea, esiste una stella, molto simile al sole, attorno alla quale orbita un pianeta, molto simile alla Terra, popolato da esseri molto simili all'uomo. La differenza sta nel chiamarsi quella galassia Vialatta, la stella Bole, e il pianeta Zerra, habitat naturale dell'essere Bumano, anche detto Buomo.
Per un complesso meccanismo rotatorio della Zerra intorno al Bole, anziché a partire dalla trama del ritmo circadiano, su quel pianeta la vita si è sviluppata sulle cadenze del ritmo circannuale. Il Buomo e la Zonna, sulla Zerra, abitano il tempo di un anno intero, distribuendo lungo di esso le medesime attività che sulla Terra occupano una sola giornata.
Il Buomo dorme grosso modo quattro mesi di fila. Va a coricarsi sul finire di ottobre e si sveglia ai primi di marzo. Se nel sonno si accorge di dover fare pipì, magari verso la metà di gennaio, si alza e la va a fare, ma ciò lo impegna come minimo sei o sette ore (e ne può fare litri).
Il Buomo e la Zonna sognano praticamente tutto il periodo di febbraio. Fanno sogni lunghissimi, esaltanti ed estenuanti insieme. Questa attività onirica molto intensa procura al Buomo una ricarica emotiva spropositata, e asciuga totalmente il suo fisico.
Il Buomo e la Zonna si risvegliano infatti il 2 o il 6 di marzo, coi corpi depurati in veri e propri fasci di nervi, asciutti e muscolosi, disegnati a cesello in ogni fibra.
Contemplandosi a vicenda, in questa sbalorditiva forma, appena desti, il Buomo e la Zonna provano l'uno per l'altra un'attrazione irresistibile. E nonostante quattro mesi di sonno nell'alito, non possono fare a meno di tuffarsi a capofitto in una sessione erotica che li impegna dalle due alle tre settimane ininterrotte.
Bisogna infatti sapere che sulla Zerra, proporzionalmente alla tempistica relativa generale, l'acme del piacere sessuale può durare varie ore.
I Buominini (piccoli di Buomo) fanno sempre i capricci per alzarsi da letto, come tutti i cuccioli dell'universo. A volte mamma e papà riescono a farli schiodare dalle lenzuola che già aprile ha fatto buona parte del suo corso. Per non parlare poi dei giovanotti e delle signorine, che magari sono stati in discoteca fino a inverno inoltrato, e hanno fatto i giorni piccoli, rincasando verso Natale o giù di lì.
Quando tutti sono svegli e hanno passato vari giorni in bagno per le abluzioni mattutine, inizia la colazione, generalmente verso fine aprile. Qui gli Buomoni sono capaci di ingurgitare quintali di zabaione o litri di caffelatte, migliaia di cornetti alla crema o panini imburrati, con marmellata, e così via.
Per il loro particolare metabolismo zerrestre, ad ogni pasto riescono infatti ad assimilare l'equivalente di tutte le colazioni di un anno umano. E così capita per il pranzo e per la cena. Gli Buomini pranzano di solito nei primi quindici giorni di giugno, e cenano l'ultima settimana di agosto (a cena, è meglio star leggeri, si sa).
Un Buomo può lavorare poi decine e decine di giorni senza sosta, anche se risale solamente all'epoca moderna la conquista sulla Zerra del diritto sindacale al settembre libero.
Il mese di ottobre è infine dedicato agli "svaghi serali", sulla Zerra detti "autunnali". Buomini e Zonne vanno magari a ballare, lanciandosi in danze che possono andare avanti per giorni (una canzone zerrestre dura in media tre ore). Oppure, molto frequentati sono anche i zinema, dove si proiettano zilm i cui titoli di coda compaiono quattro giorni dopo la sigla iniziale.
Una volta rincasati, Buomini e Zonne (o anche assortimenti diversi di essi), fanno ancora l'amore per qualche giorno, oppure guardano la zelevisione, prima di inoltrarsi di nuovo nei loro lunghi mesi di sonno (pare sia molto in voga fra gli Buomini assopirsi davanti a una trasmissione zv, condotta da Zigi Zarzullo).
Certe volte si accorgono di essersi scordati di portare il cane a fare il suo giretto serale. Allora si alzano, magari il 10 ottobre, e fanno il giro dell'isolato con la bestiola per sei giorni. Ma alla fine arriva il meritato riposo plurimensile. L'importante, per gli Buomini, è non caricare mai la sveglia. Se non vogliono sentirla suonare sette ore, verso il finire di febbraio.
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