sabato 26 gennaio 2019

The short silly story of a little screw under the shoe


Vi racconto una cosa di cui non vi potrà fregare di meno.

Di solito, vado in giro con le scarpe. Soprattutto se è inverno.

Allora, ho queste scarpe. Mi garbano abbastanza, sufficientemente comode, piuttosto morbide, ci si cammina bene.

Però hanno il difetto di una suola costellata da sottilissime scanalature.

Lì, si vanno regolarmente a incastonare sassolini minuscoli, pietruzze infinitesimali, che poi, una volta rientrato in casa, sono spesso causa di cigolii e stridori degni di Roy Scheider nello “Squalo”, quando per far silenzio nella stanza, si limò sonoramente le unghie contro una lavagna.

Non credo molto nel fatto che le coincidenze portino con sé significati nascosti particolari. Però quando un episodio molto improbabile e singolare succede, mi gusto lo stupore, senza chiedermi tanti perché e per come.

La scarpa graffiava il pavimento dunque, me la sono levata per una sommaria pulizia, e cosa non ci trovo sotto, bella assestata per il lungo in una della fatidiche fessurine?

Una vite così piccola da rasentare l'invisibilità, un aggeggio filettato talmente ridotto, con tanto di micro-capoccia a stella, che viene da domandarsi cosa diavolo potesse tenere insieme.

Quante probabilità c’erano che un oggetto così singolare e raro si insinuasse sotto la mia scarpa?
Forse le stesse di essere invitato a cena da Naomi Campbell…e ovviamente a me è toccata la vitina sotto la scarpa…

Ma non importa (si fa per dire…), è stato in ogni caso un evento rarissimo, e la rarità è bellezza, e lo stupore derivato è tanto di guadagnato…

Cosa dite? Di tutto questo non ve ne poteva fregare di meno? Eh, va beh, ma io cosa vi avevo detto all'inizio?

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