domenica 3 febbraio 2019

Breve storia semi-triste di due estremisti molesti, incappati senza dar resto in un indigesto chiarimento funesto


Due estremisti assolutisti s'incontrarono dopo le feste.

Disse il primo al secondo: “…Sai quanto dista il mio punto di vista? Sono di idea a te totalmente opposta?...”

Rispose l’altro: “…Ora che lo so, il mio cuore fa festa: soltanto io so cos'è la vita onesta, non riuscirai mai a cambiarmi la testa…”.

Presa poi ciascun la rincorsa che basta, si scagliò contro l’altro arrembando lancia in resta.

Estrassero lesta la Colt dalla fondina destra, e di due persone che erano più nessuna n'è rimasta.

Passarono poi di là due fancazzisti modesti, ma dai pensieri vasti.

Al vedere per terra quei miseri resti, esclamarono tosto: “…Ecco che bel gusto a fare ogni volta il gran fusto…se sempre di un’idea sola la tua mente si impasta, se mai l'opinione di un millimetro si sposta, va finire che sbatte contro una chiusa pista…”.

E quindi fatta lieta sosta all’Osteria Dell’Aragosta, tirarono a sera in compagnia pluralista, tra buoni gocci di vino, fette d'arrosto e piatti di pasta.

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