giovedì 21 febbraio 2019

Che cosa ho imparato dalla filosofia


Dalla filosofia ho imparato che esiste sempre una possibilità ulteriore di guardare ogni questione, situazione, persona, problema, realtà o cosa, da un eventuale punto di vista nuovo.

La filosofia mi ha insegnato che ogni nocciolo della questione, contiene a sua volta un nocciolo più interno, e poi c'è un nocciolo del nocciolo del nocciolo, e poi ancora più addentro, altri noccioli di noccioli, e nuove ragioni dentro le ragioni, senza mai giungere a un punto fermo, stabilito per sempre.

Tutto questo, paradossalmente, non genera insicurezza, bensì un senso di serenità potenziale e rinnovabile.

Perché quando crolla una certezza che per precauzione si aveva continuato a ritenere provvisoria, si può sempre riparare in nuove alternative, se già ci si era allenati a farlo.

Mentre, se crolla una certezza che si riteneva assodata per sempre, l'alternativa è la disperazione.
Dalla filosofia (come da definizione “filo” + “Sofia”) ho imparato a voler bene alla conoscenza, ma ho anche imparato che fra il conoscere e l’essere, viene sempre prima l'essere. Anche se conoscere ed esistere tendono spesso a sovrapporsi.

Dalla filosofia ho imparato a voler bene alla complessità, e dalla complessità ho imparato che, una delle sue forme più raffinate e difficili da cogliere, si chiama semplicità.

Dalla filosofia ho imparato che sotto forme diverse si possono nascondere fenomeni simili, e viceversa, sotto forme uguali, fenomeni differenti.

Dalla filosofia ho imparato che l’atto di imparare non può avere mai termine e che nessuno può pretendere di insegnare nulla, se prima non ha imparato a imparare.

Dalla filosofia ho imparato che la verità esiste, ma la si può abbracciare soltanto con abbracci di volta in volta parziali e provvisori.

Dalla filosofia ho imparato che, rispetto a un problema, pensare (teoricamente) anche a ipotesi o alternative fra le più assurde e improbabili, può ad ogni modo dare qualche buon frutto.

Dalla filosofia ho imparato che vivere vuol dire soprattutto farsi delle domande in continuazione. E se poi, per caso ogni tanto arriva anche qualche buona risposta, è tutto grasso che cola.

Ogni volta che sono giunto a una conclusione rispetto a un qualche argomento, dalla filosofia ho imparato a domandarmi sempre: “…È questa la parola definitiva che posso dire in merito?...”, e la risposta è quasi sempre, inevitabilmente, no.

Dalla filosofia ho imparato che quando un pensiero si dispone nella mente con una certa eleganza, ha molta più probabilità di essere corretto, rispetto a un pensiero sgraziato e scoordinato.

Ma soprattutto, dalla filosofia ho imparato che leggendo i filosofi, ci si diverte un mondo.

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