mercoledì 18 luglio 2018

Copyright is in the air


Da quando all'aeroporto di Caselle, Torino, è sbarcato il bronzodiriaceo campionissimo di football in forza da ora alla Juventus, mi sono già più volte sorpreso a sostenere io stesso una camminata densa di ostentato stile ronalduto.

Per atteggiarsi a Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, (meglio noto come Cristiano Ronaldo), bisogna incedere alteri e “fusteggianti”, sfoggiare sotto la maglietta i più marmorei pettorali e gli addominali dal maggior alabastrato spessore di cui si è capaci (non importa se poi non ci sono davvero, l'importante è l’idea di averli), e dispensare ammiccamenti dalla mascella volitiva, misti a sorrisi tirati con curvatura delle estremità delle labbra non eccedenti i dieci micron sulla scala di misura metrico-decimale-div-hollywoodiana.

Questa figura tragico-grandiosa di uomo della post-modernità si impone all’immaginario, forse ancora prima che per l’eccelsa valentia sportiva, per il suo ineluttabile obbligo fatale di trasudare soldi da ogni atto proprio di esistere.

E almeno in parte, seppur minimamente, a questa possanza esternante pecuniaria, finiamo per contribuire tutti. Anche se non andremo a vedere una partita, né faremo abbonamenti a pay-tv, o non ci compreremo magliette col suo nome; anche chi con la sigla CR continuerà a indicare soltanto Cremona nelle targhe.

Vuoi guardando di sfuggita un suo gol al tg in tele, e dedicandogli dunque una porzione di tempo e canone; vuoi subendo proprio malgrado un lieve “rigonfìo” (da leggersi accentato sulla “i” di fondo) alle gonadi nell'assistere a uno spot con lui protagonista; vuoi vedendo certo spazio televisivo, altrimenti destinabile a un ottimo documentario sul Costruttivismo russo e le avanguardie sovietiche degli anni ’20, occupato invece da moleste disamine di gioco all’aria fritta; vuoi in un modo, vuoi nell'altro, chiunque pagherà il suo pur involontario obolo alla gran movimentazione danarosa ronaldeggiante re-midizzata.

Ecco perché ultimamente mi son messo a traccheggiare avanzando in ronaldico sembiante: così almeno mi prendo indietro un piccolo anticipo di quanto spenderò. Però sto attento, faccio tutto in sordina e con estrema circospezione.

Hai visto mai che mi becca la Finanza e mi chiede il copyright, se non addirittura lo scontrino?

4 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Ci ho messo giorni e giorni a capire che CR7 stava per sua scrima liscia ronaldo.
Ma...ma che capelli ha???
Se poni più attenzione all'aspetto tricologico magari puoi impettirti un po' meno, lo dico per te, per non farti stancare.

Gillipixel ha detto...

@->CirINCIAMPAI: Grazie, Cincia, sei un'amica :-) non lo avevo calcolato, a lungo andare mantenere il ghigno e la mascella vitrea stanca parecchio :-) opterò per una cura più circostanziata del ciuffetto asfaltato :-)

Ade ha detto...

A me pare un bambolotto.
Ve lo ricordate il Ken della Barbie?
No, dico. Non è uguale?

Gillipixel ha detto...

Infatti, Ade, tutto stereotipo e distintivo :-) il punto è che non ne discuto le doti sportive, è un campione incredibile e tutto quanto...ma è questo averne fatto un uomo-soldo che mi lascia perplesso...tempi moderni :-\