domenica 5 agosto 2018

Great afa two-zero one-eight


Di sterminata calura l’intera stanza s’imbambagia, uno spigolo non rimane men che zeppo di gradi, flaccido il sonno addosso ti s’adagia, in minotaurina oppressione sei reso materasso a te stesso, il sogno è un lungo fluido entro cui fluttuare, una melassa viscosa, e sulla chiave di volta della notte finisce per posarsi un’ignota brezza, incontro fortuito di due venticelli intrusi da finestre contrapposte… maree di sudore, puzze oniriche, impennate liriche, ascelle eroiche, epopee pubiche, lotte fradice… il risveglio, irreale, il corpo un unico pulsare, come un grande pane cotto nel forno a legna duemila diciotto...

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