giovedì 2 agosto 2018

Un apologo dei Gerbeti


Una normale famigliola di Gerbeti del Sivione abitava serenamente nel proprio sugnefi pensile.
Il sugnefi è una sorta di palafitta rizzata su tronchi di gremdorzonio stagionato. Il gremdorzonio è un legno molto duro, di cui vanno ghiotti i liberfuoli della jungla, una specie di roditori voraci e silenziosi.

I pali di gremdorzonio che reggevano il sugnefi dei Gerbeti affondavano in una spessa coltre di normobiola, un erba fitta che raggiunge spessori notevoli. Fra la normobiola, amano moltissimo stare acquattati e nascosti i liberfuoli ghiotti di gremdorzonio.

I Gerbeti si lamentavano di continuo di piccoli sciami di sfrufazziti che riuscivano a introdursi nel sugnefi, se solo rimaneva la porta, o uno spiraglio di finestra, aperta. Gli sfrufazziti sono una specie di moschino sostanzialmente innocuo, benché alquanto molesto sonoramente.

I Gerbeti continuavano così tutto il giorno a dar schiaffi nell’aria, a darsene sulla propria faccia, a rifilar ceffoni alla faccia altrui, nel goffo tentativo di domare il fastidio causato dagli sfrufazziti ronzanti.

Ormai tutto il giorno non avevano in mente altro che gli sfrufazziti, e menavano sventole micidiali di qua e di là, per altro riuscendo al massimo a fare poco più che un po' di vento agli sfrufazziti stessi.

Un giorno, nel pieno di una furibonda sessione di caccia agli sfrufazziti onnipresenti (soprattutto nella mente dei Gerbeti), Gerbeto babbo si accorse che uno sfruffazzito si era posato sul coppino di Gerbeto nonno, sonnecchiante in poltrona.

Che ghiotta occasione!

Gerbeto babbo si avvicinò circospetto, levò alto il palmo vendicatore e PAMMM!!! giù un seturbante coppone sleppazzoso sul collo di Gerbeto nonno.
Ovviamente lo sfrufazzito si scansò per tempo, il nonno cioccò un bestemmione roboante e geffriero, che ancora lo sentono fino a Midguld City, ma intanto il contraccolpo della mazzata faceva crollare il sugnefi dei Gerbeti, accartocciato su se stesso.

Cos’era successo? I liberfuoli ghiotti di gremdorzonio di cui erano fatti i pali di sostegno, li avevano divorati al limite della portata, ed era bastato lo scoppolone a nonno Gerbeto, per far collassare tutto.

Ora i Gerbeti del Sivione son rimasti senza casa in un polverone sconsolato, e per di più con un pugno di sfrufazziti in mano. Mentre i liberfuoli ghiotti di gremdorzonio, se la ridono con la pancia piena di gremdorzonio rosicchiato in incognita.

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