martedì 15 marzo 2011

Respirando haiku


Mentre si attende sempre con grande trepidazione il ritorno a casa, il prima possibile, degli artisti del Maggio Fiorentino (una vicenda, nell'ambito del disastro giapponese, ingenerosamente e ingiustamente trascurata dai media nazionali, con poche rare eccezioni...), il cuore rimane ancora troppo denso di apprensione e cupezza per poter andare per pensieri con la dovuta levità.

Oggi non mi va altro che rifugiarmi nel conforto di poche, «inutili», sconfinate parole, simbolo della grandezza di un popolo...come una piccola preghiera, indecisa tra il laico ed il religioso, affinchè l'immane sofferenza che lo sta starziando possa finire presto...

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«...perle di rugiada:
in ognuna vedo
il mio villaggio...»

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«...nel convolvolo
soffia il suo naso
la ragazza in fiore...».

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«...anche per le pulci
è forse lunga la notte
e solitaria...».

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«...si fa largo
fra la folla, brandendo
un papavero...».

Kobayashi Issa - (1763-1828)


8 commenti:

Lara ha detto...

Il primo tra gli haiku che hai postato, è commovente e bellissimo.
Quando dovrebbero ritornare, lo sai tu Gill?
Ciao,
Lara

Vanessa Valentine ha detto...

La tragedia che ha colpito il Giappone colpisce il mondo intero, visto che ormai siamo globalmente tutti fratelli, com'è giusto che sia. Per fortuna il mondo non resta con le mani in mano, e tenta di aiutare. La bellezza degli haiku, la loro mistica leggerezza dicono molto del carattere forte dei giapponesi, abituati da sempre a convivere con territori difficili. La loro compostezza è commovente, specie quando mostrano, umanamente, lacrime e sconforto. Sono anch'io vicina agli amici italiani che si trovano ancora là, specie con le ultime notizie, terribili, sulle centrali danneggiate. Spero di cuore che possano tornare presto e che il Giappone trovi la forza di sollevarsi da questa tremenda situazione, senza dover pagare un prezzo ancora più caro.
Hai ragione quando dici che siamo amici e vogliamo bene a persone che non abbiamo mai incontrato, è proprio questa la bellezza e la libertà dei blog e della rete. Siamo tutti uniti e nessuno è mai solo.

Gillipixel ha detto...

@->Lara: ciao Lara, quello che so io, lo leggo su Repubblica - Firenze (questo è il link:

http://firenze.repubblica.it/ ...)

Il rientro è previsto per domani, ma come si può immaginare niente è per nulla facile in quel contesto...

Quell'haiku è anche il mio preferito, fra quelli che ho riportato...questo fatto però è dovuto forse ad un piccolo paradosso: credo che ci piaccia di più perchè è quello più vicino ad una sensibilità occidentale...ha una "specie" di significato palese...quelli più tradizionali e puri, invece, sono per noi molto oscuri :-)
O pelomeno, questo è quello che ci ho capito io, nella mia ignoranza :-)

Bacini piovosi :-)

Gillipixel ha detto...

@->Vale: grazie per le tue bellissime parole, Vale...le sottoscrivo dalla prima all'ultima..

La cultura giapponese mi piace perchè è così diversa dalla nostra, ma al tempo stesso sa suscitare un fascino magnetico...
Non ne so molto, lo confesso...Kurosawa, Murakami Haruki e Banana Yoshimoto sono le mie uniche fonti...però li amo da matti...
Mi unisco alle tue preghiere per quel popolo così importante e nobile...

Bacini umili :-)

Marisa ha detto...

Sono tornata, la mente è confusa, il corpo spossato e penso di essere una donna molto fortunata perchè posso raccontare la mia storia.

Gillipixel ha detto...

@->Marisa: sono contentissimo di rileggere le tue parole qui, Mari...so che non posso nemmeno immaginare quanto tu sia provata, ma posso dire che è una gioia ed una felicità grandissima saperti di nuovo a casa...

Una caterva di bacini italiani :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

ho sempre amato gli haiku, sono belli questi grazie :-) per il giappone, be' lo sai cosa penso...

Gillipixel ha detto...

@->Farly: sì, Farly, sono misteriosamente intensi...non potevano provenire che da una società così affascinante come quella giapponese...

Bacini bonsai :-)