"Un pensiero al giorno"
164 - "Vestito di aria"
Mi sono messo
a braccia larghe
e gambe aperte
le dita spalancate
i piedi puntati a terra
per frenare il tempo.
Mi è riuscito
di fermare
soltanto un'evanescente
sagoma d'aria
sfilacciata.
Sono nato mediocre
mediocre cresciuto
ho desiderato da mediocre.
Avrei voluto
tanto
amarti coi capelli corti
che non coprissero
nemmeno un istante
la luce fabbricata
dal tuo viso
ma hanno fatto a tempo
a diventar lunghe
le ragnatele negli angoli
di questa stanza
rabbuiata da un'ombra
di chiuso
mediocre.
Nei film
mi fanno fremere
le storie dove lui
desidera lei
con la forza travolgente
e candida
che ti coglie
quando scappa la cacca.
Però lei è inarrivabile
sta troppo in alto
e tutto quello
che lui riesce a carpire
è una boccata calda
del suo alito
come la medaglia
di legno
per cui si è
corsa la gara
arrivando ultimo
dopo i titoli di coda.
Stringo in pugno
solamente
qualche folata del tuo sorriso
come il ladro
scappato troppo
presto
al rincasare dei padroni
con la margherita
rubata dalla coppa d'oro
sulla credenza
intarsiata di diamanti.
Mi son messo
contro tempo,
spalancato
come Vitruvio m'ha fatto
Per fermarne
almeno un briciolo
col solo
risultato di
filtrarlo,
renderlo fine e
lasciarmelo così
alle spalle
ancora più carico
di desiderante
nostalgia.
1 commento:
Leonardo, poesia, tristezza, nostalgia, desiderio, paura, paura, paura di amare e ... di essere ricambiato.
;)
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