martedì 14 ottobre 2008

Vado sotto il tavolo

Volevo proseguire il mio breve viaggio nel mondo dei "gregari dell'espessione alla moda" rendendo omaggio questa sera ad una frase per la quale il commento "che due coglioni" rende conto solamente di una realtà del tutto sottostimata. Per questa espressione, e le sue lievi varianti, s'impone come minimo una triplice testicolarità di platino, tale e tanta è la molestia che riesce a sprigionare.
"Dobbiamo sederci intorno ad un tavolo..."...minchia!!!...giuro che non la posso più sentire questa cosa...sedetevi su una panchina, sedetevi nel teepee di Toro Seduto, sedetevi lungo un fosso, ma vi prego, non sedetevi più intorno ad un tavolo.
Se non per pudore linguistico, fatelo almeno per coscienza ambientale: ormai, con tutti i tavoli delle trattative che sono stati aperti, la penisola è tutta una distesa di superficie lignea, che al confronto, Cantù ai tempi d'oro dei suoi mobilifici era una piccola compagnia di amici che giocava coi bastoncini dello Shangai.

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