In questa domenica 8 febbraio, di questo efficentista, utilitarista, economicista, vitalista, un po' confusionario 2009, io ho buttato via la mia giornata.
E lo dico con una punta di soddisfazione, ripensando anche ai versi del vecchio Otis Redding:
E lo dico con una punta di soddisfazione, ripensando anche ai versi del vecchio Otis Redding:
"...I'm sittin' on the dock of the bay
Watching the tide roll away
Ooo, I'm just sittin' on the dock of the bay
Wastin' time..."
"...Sono seduto sulla banchina della baia
A guardare la marea andarsene
Sono seduto sulla banchina della baia
Sprecando il mio tempo..."
Non avevo a disposizione una "dock of the bay" e nemmeno una "tide rolling away", ma un letto e l'ultimo numero di Tex Willer li ho rimediati, così ho potuto sprecare tempo in santa pace.
Perchè leggere Tex non è propriamente tempo sprecato, si potrebbe obiettare, ma il fatto è che l'ho letto pure stancamente.
In una ventina di pagine affrontate sonnecchiando, stavolta nemmeno Tex ha avuto tempo di accoppare nessun cattivone, se non fosse che hanno rimediato Kit Carson e Tiger Jack, stendendo un paio di banditacci della ghenga del Jefe Nacho Gutierrez, che stavano per fare la festa al loro vecchio amico Montales.
Ogni tanto, buttare via tempo fa bene. Un po' perchè puoi uscire dal tunnel della "vita organizzata", che ti prentenderebbe con ogni tuo minuto finalizzato ad uno scopo.
Invece no: di tanto in tanto, sentire che il tuo tempo non sta servendo esattamente ad una mazza di nulla, è liberatorio.
E poi perchè, una volta risucchiato nella ruota del tempo utile, magari ti sembra meno insensato, e ritrovi motivi freschi per continuare a stupirti ancora della realtà.
Uscir fuori per un po' dall'ansia utilitaria, dallo stress finalistico, dai sensi del dovere auto-colpevolizzanti, ogni tanto, fa bene.
Poter dire fra sè e sè: "...adesso voglio proprio mettermi lì a non fare proprio una beata minchia di niente...". Credo faccia bene allo spirito dei singoli, e per anarchica sommatoria sommersa, allo spirito dell'umanità tutta.
In una ventina di pagine affrontate sonnecchiando, stavolta nemmeno Tex ha avuto tempo di accoppare nessun cattivone, se non fosse che hanno rimediato Kit Carson e Tiger Jack, stendendo un paio di banditacci della ghenga del Jefe Nacho Gutierrez, che stavano per fare la festa al loro vecchio amico Montales.
Ogni tanto, buttare via tempo fa bene. Un po' perchè puoi uscire dal tunnel della "vita organizzata", che ti prentenderebbe con ogni tuo minuto finalizzato ad uno scopo.
Invece no: di tanto in tanto, sentire che il tuo tempo non sta servendo esattamente ad una mazza di nulla, è liberatorio.
E poi perchè, una volta risucchiato nella ruota del tempo utile, magari ti sembra meno insensato, e ritrovi motivi freschi per continuare a stupirti ancora della realtà.
Uscir fuori per un po' dall'ansia utilitaria, dallo stress finalistico, dai sensi del dovere auto-colpevolizzanti, ogni tanto, fa bene.
Poter dire fra sè e sè: "...adesso voglio proprio mettermi lì a non fare proprio una beata minchia di niente...". Credo faccia bene allo spirito dei singoli, e per anarchica sommatoria sommersa, allo spirito dell'umanità tutta.
3 commenti:
ma di domenica non era ufficialmente obbligatorio non fare nulla?
mah...anche io la sapevo così, Farly...poi però, vai a dirlo ai forzati dell'Ikea...chiedilo ai condannati dell'outlet...interroga i confinati coatti nella coda autostradale...indaga fra le menti smarrite e inconsapevoli dei prescritti al turismo culturale, che osservano, non capiscono, ma si adeguano :-)))))
pletyr dice blogspot, ovvero abbi pietà di loro e ... continua a non fare un tubo la domenica :-)
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