Lo scrittore sa che vale la pena affidarsi alla bellezza di un'immagine, anche se essa non porta da nessuna parte; anzi, soprattutto per quello. La scrittura non rimpiange, non si affretta, non progetta: la scrittura s'impasta con le incoerenze del tempo, inventando geografie mentali, visive, tattili, olfattive, sonore, mai viste, né esplorate...
Ufficiale: a Venezia NON si paga il “ticket”
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Uno pseudoanglicismo esempio vistoso della scarsa attenzione dei media alla
terminologia istituzionale
12 ore fa
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