venerdì 14 agosto 2009

Ricetta di Ferragosto


Tra Capodanno e Ferragosto non sono mai riuscito a capire bene quale dei due mi faceva più schifo. Spiegare per filo e per segno il perché sarebbe un po’ lungo. Ne parlai già 7 mesi e 15 giorni fa, quando eravamo in corrispondenza dell’altra boa annuale, quella più fredda.
Fatto sta che per me queste due festività hanno sempre avuto quel retrogusto di fasullo, quel sentore di scarsa autenticità capace di mettermi dell’umore tipico di quando gli zebedei fanno Giacomo-Giacomo.
Non che adesso i miei sentimenti in merito siano cambiati più di tanto. Ma almeno col tempo ho imparato un po’ a parare il colpo e a limitare i danni di queste due giornate un tempo veramente devastanti.
Quel che occorre è una buona dose di sguardo disincantato e sufficientemente surreale, posato sugli avvenimenti ferragostani o capodanneschi.
Aggiungere poi una spruzzata di pazienza, unita ad una manciata di salda convinzione che durante la festa incriminata non succederà esattamente una beata minchia. Un buon libro ed un buon letto possono completare il tutto. Se poi il letto è pure farcito di altra persona gradita, tanto meglio, ma non si chieda troppo alla buona sorte.
Per farla breve, il Ferragosto andrebbe affrontato con lo spirito della canzone “Vita sottostimata”, scritta dal noto cantautore Fiasco Botti, il cugino prudente di Vasco:

«…Voglio una vita che sia rispettosa
Di quelle vite fatte, fatte colà,
Voglio una vita che se ne importa
Che se ne importa di tutto sì
Voglio una vita che è sempre puntuale
Voglio una vita di quelle che si sa assai

E poi ci troveremo come i maial
A bere lambrusco al Bar Central
O meglio che non ci incontriamo affatto
Ognuno a rincorrere il suo gatto,
Ognuno sempre a casa
Ognuno lo stesso
E ognuno in fondo perso
Dentro i fatti altrui!

Voglio una vita sottostimata
Voglio una vita da bordo ring
Voglio una vita commisurata
Voglio una vita come Credolin
Voglio una vita che è sempre puntuale
Di quelle che ronfi assai…
Voglio una vita, e poi problemi mai!...»

Ah…dimenticavo: ragazzi (ma soprattutto ragazze…), buon Ferragosto a tutti!
Grazie a chi passa di qui, legge e commenta.
Grazie a chi passa di qui, legge e non commenta.
Grazie a chi non passa di qui, non legge, non commenta e non ha nemmeno il computer.
E’ bello essere amici, anche se ci conosciamo solo un po’…



2 commenti:

scodinzola ha detto...

Caro Gil, hai ragione. Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto.... si possono eliminare?
Ma esistono e quindi cerco in ogni caso di trascorrerle nel miglior modo possibile: facendo cose semplici e tranquille e in compagnia di persone piacevoli. Filosofia, tra l'altro, che cerco di applicare 365 giorni all'anno.
Praticamente non ci conosciamo, però chissà perchè, ti considero un pò amico e, come dici tu, è bello.

Gillipixel ha detto...

Ciao Scodi, è proprio quello il punto, credo: 'ste feste ci sono e ce le teniamo...anche perchè sono cose pensate dagli antichi, che erano gente che ne sapeva :-)
In realtà loro sapevano che lo scopo di tali feste era crearti una senso di pallosità deludente talmente grossa che poi il resto dell'anno non poteva essere che qualcosa di meglio :-)
Per il resto, non crearsi troppe aspettative, su nessun giorno dell'anno, è un atteggiamento saggio...
Sì, è bello che siamo amici :-)
Ti auguro di nuovo un buon Ferragosto, sereno e con tanti momenti carini: almeno quello è lecito sperarlo, via :-)