"...Ma quando verrà ciò che è perfetto,
quello che è imperfetto scomparirà.
Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino
l'ho abbandonato.
Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in modo imperfetto,
ma allora conoscerò perfettamente,
come anch'io sono conosciuto..."
San Paolo - Lettera ai Corinzi
Per chi crede, queste righe sono molto di più.
Per tanti possono essere anche un magnifico brano di alta letteratura.
Al di là della questione di fede, io le trovo molto evocative.
Per tanti possono essere anche un magnifico brano di alta letteratura.
Al di là della questione di fede, io le trovo molto evocative.
3 commenti:
oggi ti ho linkato, dopotutto ci leggiamo reciprocamente spesso :-)
io non credo nella venuta della perfezione, per un essere umano la "perfezione" non esiste, neppure istantanea, neppure temporanea, troppo spesso il cercarla, l'attenderla diventano una scusa per non fare nulla, per non progredire realmente... in ciò che è da noi conoscibile non può esistere perfezione, non siamo in grado di percepirla... o magari è solo che san paolo mi è sempre stato antipatico? :D
Grazie tante tante tantose per la linkatura :-) sono onorato, sono lusingato, sono sulinkato :-) bello, bello, grazie...
e ti sembrerò ancor meno normale di quanto poco te lo son sembrato finora, ma nemmeno io ci credo tanto nella perfezione e neppure mi sta particolarmente simpatico San Paolo :-) era solo la bellezza del brano che mi colpiva, tutto lì, che forse io sento più nel ritmo e nella sonorità di queste parole...anzi, ti dirò che la pretesa di perfezione a tratti mi fa anche paura, perchè da lì a finire per limitare la libertà altrui, il passo è breve...insomma, per dirla con Walt Withman: "...Mi contraddico? Ebbene sì, mi contraddico, sono ampio, contengo moltitudini..." :-)
Grazie ancora mille per il link!!!
prego o c'è di che ;)
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