martedì 9 dicembre 2008

Il trucco c'è, se lo sai vedere

(Fotomontaggio di Gillipixel...purtroppo)

Vorrei parlare dell’aneddoto del piccolo Gauss. So che sarà stranoto praticamente a tutti i miei dottissimi lettori, ma mi è sempre piaciuto un sacco e ritengo che sia il più bell’esempio del concetto di “problematizzazione” della realtà, per cui lo vorrei riproporre qui.
Narra la leggenda che il piccolo Gauss si trovava a scuola e ad un certo punto il maestro, dovendo concentrarsi alla cattedra per alcuni minuti su un proprio impegno personale (fonti ufficiali dicono che si apprestava a correggere i compiti della classe dei più grandi; voci malevole sostengono invece che doveva scrivere una lettera appassionata alla fidanzata), assegnò alla classe un compito. Un calcolo un po’ noioso e bovino, tanto da tenere impegnati i bambini per un po’ di tempo e niente più: dovevano fare la somma di tutti i numeri da 1 a 100.
I bambini ordinari si misero diligentemente ad eseguire la somma, singolo numero più singolo numero (come avrei fatto io, suppongo, essendomi conosciuto da bambino). I più discoli forse si misero a sparare per tutta la classe chicchi di riso con le cannucce ricavate dallo stelo delle spighe (ammesso che si fosse verso la fine di maggio, sul finire della scuola, quando le messi iniziano ad imbiondire).
Solo il piccolo Gauss trovò la maniera di disubbidire in forma geniale. Riorganizzando i dati del compito assegnato, lo trasformò infatti in un problema.
Cosa notò facendo scorrere a mente l’intero “spettro” dei numeri da trattare?
Si accorse che dividendo a metà la sequenza da 1 a 100, e sommando opportunamente ciascuna coppia così ottenuta (1+100, 2+99, 3+98, e così via sino a 50+51) si ottenevano 50 somme il cui risultato era 101. A kleine Gauss bastò un attimo allora per capire che eseguendo il prodotto 50X101, si otteneva il risultato voluto, ossia 5050.
Non è dato sapere come reagì il maestro quando si vide arrivare alla cattedra il piccolo Gauss dopo un minuto, già con il risultato bell’e pronto. Io propendo per l’incazzatura, ma quel che conta in questa sede è che l’episodio legato all’infanzia del grande matematico racchiude in sé anche un po’ lo spirito che spero di infondere ogni volta che mi gira di andare per pensieri. Mica mi voglio paragonare alla genialità di Gauss, ci mancherebbe. Tra l’altro, non sono mai stato neanche particolarmente brillante in mate.
Solamente, è l’idea di cercare di vedere le cose in modo diverso, che mi affascina. Che poi ci riesca o no, è un altro discorso. L’importante è provare a rimescolare i dati concernenti un certo contesto, per vedere se il nuovo scenario che ci si presenta è capace di raccontarci di più di una semplice disposizione banale degli elementi in gioco.

4 commenti:

farlocca farlocchissima ha detto...

ma mi stai diventando il re di photoshop (o chi per lui)! molto carini i fotomontaggi... il maestro si sarà pure incazzato però gauss era veramente ... be' un mio idolo da piccola nerd ;-)

Gillipixel ha detto...

ehehehhe...grazie, sono solo piccole sperimetazioni da 2 soldi...in realtà, magari le idee le avrei pure, ma come in tutti gli ambiti creativi e non, è un po' nella tecnica che deficito :-)
in particolare, non so se si capiva in questo caso, ho messo la curva di Gauss in testa al medesimo a mo' di cappello napoleonico, come se fosse l'imperatore della matematica...ma forse l'avevo capita solo io :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

no no era chiarissimo, be' almeno per i nerd come me che con la gaussiana vanno anche a ballare... ehm la chiamano curva normale chissà magari per osmosi un po' di normalità ... :-)

Gillipixel ha detto...

ehehheeh...non mi ricordavo che si chiamasse anche normale, non sono un gran esperto :-)...è affascinante però come questa curva abbracci il disporsi di tanti fenomeni nella realtà...ecco, forse solo il fenomeno nerd sfugge al suo abbraccio, ma è bello così :-)