domenica 8 marzo 2009

In fuga dal fattore "C"


"...Prima io son piccolo io
tocca a me giocare con te

sono lo sceriffo io
...
Tu sta zitto sono il capo dei banditi
...
Sono lo sceriffo io
...
Ma su Furia si sta anche in tre..."


Furia cavallo del West
Mal, 1977

Ieri mi sono messo a spolverare il mio vecchio portapenne e l'accozzaglia di cancelleria accumulata negli anni.

Viviamo nell'epoca della velocità, sento dire dai tempi in cui ero ancora un bambino.
Ma questa velocità mi pare sia più una proiezione mentale, una trasposizione immaginata facendo leva sugli strumenti mediatici accomunati dal fattore "C".
Non sto parlando della vitamina, ma della terza lettera alfabetoide così com'è intesa nella nota e rivoluzionaria tiritera matematica E=MC2 (so che il "2", per significare "alla seconda", dovrebbe stare piccino lassù in alto, a penzoloni della C, ma non sapevo come si digita...purté pasensia...).

Il telegrafo e poi il telefono, la radio, la TV e dopo il pc, con internet suo fratello e suo zio facebook: hanno la luce dentro e da quando sono apparsi, al nostro pensiero non è sembrato vero di aver trovato finalmente "qualcuno" che potesse stare dietro alla sua rapidità.
La fregatura è che la nostra anima continua ad andare tuttora ai due all'ora, com'è sempre andata dai tempi dei nostri cari bisnonni con la clava.
E rimani spiazzato, disorientato, quando continui a riscoprire con ostinata ricorrenza che per costruire un'amicizia o un amore ci vogliono anni, per diventare bravo in un mestiere ci vuole una vita, e per saper apprezzare il mistero di un luogo forse nemmeno una vita può bastare.
Si crea allora uno iato ingannevole e lunghissimo fra certi obiettivi sperati e l'illusoria celerità con la quale ci sembra di poterli raggiungere.
Che per fortuna, la lezione un po' l'abbiamo imparata, ma quel senso lieve di frustrazione, di inadeguatezza, in fondo in fondo al cuore, rimane sempre.

In questo modo è salutare, lenitivo, esistenzialmente balsamico (...immagine a rischio, lo so, confondibile con l'aceto, ma la lascio lo stesso...), mettersi lì a volte e porsi un obiettivo a brevissima scadenza, una robina veloce e pratica per la quale non si deve impegnare nemmeno un neurone e della cui portata a termine siamo perfettamente sicuri.
E' così che mi sono perso allora con la mente, spolverando le vecchie matite, le biro, i portamine, le gomme, i righelli, i temperini ed i loro contenitori.
Questi micro-compiti in fuga dal fattore "C", è importante che siano di carattere strettamente e banalmente pratico, perchè è proprio lì, nella semplicissima concretezza diretta, che puoi tornare a misurare l'effettiva velocità ancestrale dell'anima.
Ancor meglio se c'è qualche elemento naturale a mettersi di mezzo.
Nel mio caso, casualmente sono entrati in ballo il vento e il sole: mi sono affacciato alla finestra spalancata, posando tutte le mie robine sul davanzale, e una brezza dall'intenso odore di primavera mi ha aiutato a disperdere tutta la polvere nella luce.
Voi direte che mi accontento davvero di poco e che ho avuto pure un'infanzia infelice, ma io vi garantisco ed insisto che in quei dieci minuti-un quarto d'ora che sono stato lì a scrollare i segni del tempo dai miei antichi ammennicoli scolastici, me la sono proprio goduta un mondo.
E nel farlo, pensavo al tempo che ci vorrà ancora perchè la polvere torni ad accumularsi su quegli oggetti con sufficiente copiosità, pregustando già il momento in cui dovrò tornare a rispazzarli.
Ma per quella non c'è fretta, mi sono detto: ad aspettare la polvere, io sono bravo.


7 commenti:

farlocca farlocchissima ha detto...

tumulop dice blogspot, dal tumulo che copre le cose emerge a volte l'anima, chiedendo semplicemente di godere, in quell'istante, di ciò che di sacro ed eterno abbiamo... un po' di sole, il vento e la nostra quiete :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

e adesso dice aternis... ma che fa si sincronizza con i temi dei post 'sto coso?

Gillipixel ha detto...

ahahhaha :-) mastramo, dice a me invece, evocando il nome del vecchio saggio celato nelle cose...hai ragione, Farly: siamo posseduti da blogspot!!!...AIUTOOOOOOOOOO!!!
ahahahha :-)

farlocca farlocchissima ha detto...

aah aaah stromsid mi ha detto... 'sto... maleducato

Gillipixel ha detto...

ahahhha...un blogspot sboccato? Ovvove!!! :-)
a me dice thorati...credo siano dei lontani cugini di Odino...roba da vichinghi, mi sa :-)

Anonimo ha detto...

a volte fermarsi a spolverare i ricordi ci fa vivere il presente meglio e ci fa ben sperare per il futuro... soprattutto agli stagisti come me per i quali il futuro non promette affatto bene :-( sigh sob

Gillipixel ha detto...

@->Luce: so che è una situazione che crea sconforto, ma cerca di non buttarti giù...sei tanto giovane e la vita riserva tantissime belle sorprese, più di quante possiamo immaginare :-)
concentrati sulle cose belle che hai *ora* e gustane tutta l'intensità fino in fondo...per il resto, come diceva John Lennon, "...tomorrow never knows..." :-)