un elefante,
con loro,
a sentenziarne i colori.
Non avremmo bisogno di
così tanta realtà,
non servirebbe nemmeno
tutta questa prontezza.
Rifugiata dove l’armadio
fa un angolo
piccolo, con l’attaccapanni
di piume da struzzo.
Un braccio
e basta
sporgeva
dal gomito in avanti.
Ho tirato
come si fa
per appendersi
a un pensiero.
A galla sei venuta,
nuda
come il sole che
ti scorreva nel fiato.
Ti sei avvolta
dove io non capivo,
svendendo anche i miei di vestiti,
al robivecchi del tempo.
Tamburellava
una goccia lontana
sul lavandino
dei respiri.
Se solo un elefante
ci fosse stato dentro…
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