"Un pensiero al giorno"
101 - "Occultia"
C'è una città dentro la città.
È fatta di giardini ritagliati fra gli altri spazi, di aiuole sommate nell'idea sublimata di un grande prato, però diviso di fatto per frammenti. È un bosco, sotto le cui fattezze, i mille alberi sparpagliati senza un senso vegetale preciso pensano se stessi. È la piscina della miriade di lavelli, la maestosa fontana in cui confluiscono le innumerevoli docce di ciascuna casa.
Gli infiniti momenti di gioco di tutti i bambini trovano piena cittadinanza in questa città intrecciata alla trama della città, semi-invisibile. Ci sono ritagli di frescura, nella città dentro la città, scampoli di ombre salvifiche, chiostri di confidenze pregiate, comodi porticati di fiducia.
Ci sono tutti gli angoli quieti, i vicoletti silenziosi, i muretti solidi solleticati da basse siepi fronzute, le panchine di pietra ospitali, che piacerebbero anche al selettivo e sospettoso gironzolare di un micio.
La città dentro la città gronda gioiosa dei sudori mischiati degli amanti, si forma fuggevole dalla centellinata brezza sotterranea dei sospiri di tutti gli innamorati. È il muschio dell'essere, cresciuto nelle fessure, remoto alla vista, ma infinitamente morbido al tatto e inebriante all'odorato.
La città dentro la città dimora in ciascuno di noi.
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