giovedì 28 luglio 2016

"Un pensiero al giorno" 123 - "Paese diffuso"

"Un pensiero al giorno"

123 - "Paese diffuso"

Si parla di tessuto sociale, ed è una buona metafora. Il tessuto si presenta in più parti lacerato. La sua trama è troppo larga. Eccessivo è lo spazio tra la dimensione individuale e quella collettiva (ovviamente, facendo un discorso general-paradigmatico).

Per molti, per troppi, dallo stato di individuo, o se va bene di famiglia, o di componente di una piccola cerchia di amici, si balza direttamente al panorama sociale vasto. Manca quella dimensione intermedia di comunità ristretta (ma al tempo stesso completa) di riferimento.

Non si tratta del solito ragionamento ritrito e limitativo che contrappone vita di provincia a vita di città. Il fenomeno riguarda entrambe le realtà. Gli individui o i loro gruppetti ridotti, si sentono isolati in campagna quanto nelle grandi metropoli.

Se la trama sociale non viene rammendata, rimarrà sempre costellata di falle e tenderà alla fragilità che conduce a una miriade di strappi. Ovviare alla cosa appare quasi come la più grande delle utopie. Servirebbe uno sforzo immane, politico e culturale innanzitutto.

A parte alcune grandi personalità eccezionali, l'uomo comune può incidere esistenzialmente su un perimetro ridotto. Le sue azioni portano cambiamenti piccoli, ma hanno bisogno di un riconoscimento proveniente da una dimensione sociale proporzionata ad essi.

L'uomo comune ha bisogno di vedere che i suoi piccoli contributi quotidiani, nel lavoro e come figura sociale, producono un esito costante. Questo può avvenire solo se c'è un "intorno" sufficientemente commisurato ai limiti individuali di cambiamento delle cose. Così si alimenta il circolo virtuoso della fiducia in sé.

Questo, ribadisco, si può ottenere solo se c'è una comunità a misura di vita comune, ben riconoscibile da parte degli individui, e in grado di suscitare in loro senso di appartenenza.

Poi, ciascuna di queste piccole comunità in sé complete, efficaci e identitariamente armoniche, andrà a formare il cerchio sociale più vasto delle città, delle regioni, delle nazioni, e così via. Ma se mancano quei mattoncini di dettaglio, l'edificio scricchiola, vacilla e rischia crolli qua e là, lungo il suo tessuto murario.


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