"Un pensiero al giorno"
97 - "Les fleurs de la courgette"
Ho iniziato ad apprezzare i film francesi, quando mi son reso conto che, rispetto ad altri "standard narrativi", assomigliavano molto più alle mie giornate. "Film francese" è una dicitura generica. Certo, sta a indicare soprattutto le storie raccontate dalle pellicole d'oltralpe, ma si può universalmente riferire a un tipo di "vicenda non-vicenda" adottato anche da "creatori di trame" di ogni nazionalità.
È più facile che una giornata sia un po' noiosetta, che accadano poche cose e piuttosto prevedibili. Che ci si destreggi nella navigazione attorno a isolette malinconiche, approdando solo ogni tanto all'acme fuggevole di pochi attimi di gioia. Probabile che incappiamo in piccole assurdità del tutto inattese, e ci va ancora bene quando queste riescono a farci sorridere.
Non sarà tutto ben delineato fra chiazze bianche e macchie nere. Un grigetto generico ci circonderà, invece. Non ci saranno buoni estremi e cattivi assoluti, eroi totali o gran balordi completi, ma punti di riferimento umano mediamente assortiti, per quanto fondamentali per noi.
Nel film francese delle nostre giornate, tutto è alquanto "esistenzialetto", i guai si mischiano ai piccoli guizzi di felicità. Passiamo da dolci disperazioni a inusitati entusiasmi, ma di un cosa sola abbiamo certezza: la regia è in mano a qualcun altro e il nostro intervento può solo indirizzare genericamente la trama.
Invece della vertiginosa altezza dei "Fiori del male", sento allora più familiare la domesticità rasoterra dei fiori di zucchina. I quali, per chiudere con una battuta da prima media, dovrebbero essere l'omaggio prediletto dalle donzelle innamorate...non forse tanto per il fiore, quanto per la zucchina che sbuca sotto!
Nessun commento:
Posta un commento