96 - "Stagione spietata"
Estate suona come ostile.
Caldo, invadente, petulante.
Inutile scialo di sole
asciuga la corteccia dei giorni.
Secchezza contrario di mollezza
conduce a un centimetro
da dove si spezza.
Tutto è sudaticcio come
un amico troppo attaccato e ciccio
ti sta addosso
ti succhia l'osso.
Gli smadonni, lo sfanculi,
lui testardo
da mandarti ai sette muli.
Scrivere si fa
più duro che vivere.
Vivere sfocia a fatica
nello scrivere.
Estati belle, forse di una
mi sarei ricordato,
poi tante altre anche,
ma non ero ancora nato.
Tutto questo secco
amplifica le solitudini.
E l'umido illusorio
come liquido d'azoto
rende fragile l'acciaio
dell'animo inatteso.
Nulla fa rima
ogni frase sbanda
stona la parola
frastornata dall'arsura.
Ci salva un poco
soltanto la sera.
Nessun commento:
Posta un commento