sabato 16 luglio 2016

"Un pensiero al giorno" 109 - "Bat night"

"Un pensiero al giorno"

109 - "Bat night"

Quando sta scritto che dovrai dormire poco, metti pure in preventivo grande scarsità di palpebre calate, e non ti sbaglierai.

Per quanto possibile, vista la calura, me ne stavo in relax di metà serata, rimirando un film coreano alquanto cupo. Finestra rigorosamente spalancata, date le premesse. Nel buio esterno, vedo ogni tanto volteggiare i rotanti sfioramenti di qualche giocoso pipistrello.

Ma poi il film mi prende, e dei topolotti alati quasi mi scordo. Se non fosse che ci pensano loro a presentarmi il promemoria. A un bel momento, per chissà quale balzano calcolo ultrasonico, ne piombano due di filato nella stanza.

So che sono bestiole innocue, e per di più, invece dei terrori Draculiani, mi ricordano le buffe atmosfere di "Hotel Transilvania", oppure l'episodio della Pantera Rosa che scacciava col flit il vampiretto nasuto in temporanea forma alata.

Ma vedersi ben due pipistrelli roteare sopra il divano, con te medesimo proprio colà sotto disteso, fa pur sempre la sua signora impressione. Schizzo dunque fuori dalla stanza e per il momento lascio loro campo vinto.

Torno dopo pochi minuti e non c'è più traccia di sventagliate circolari a mezz'aria. Come hanno infilato la finestra a entrare, l'avranno fatto anche ad uscire, e non ci penso più.

Niente, vedo finire il film e poi infilo la via del letto. La mia politica ronfatoria estiva prevede finestre chiuse, nel limite della tolleranza all'afa. Fino alla notte prima, ho bene o male dormito, per cui chiudo ancora senz'altro vetri e serrande.

Ma stavolta il sonno non viene. C'è meno aria del solito in stanza e dalla triplice pila dei libri sul comodino, sento provenire ogni tanto una specie di picchiettio da falena gigante: pat pat pat!

Accendo la pila e rispengo più volte...niente, nessuna traccia di farfalloni di sorta. Provo a ridormire, ma non c'è nulla da fare: pochissima aria e, in sottofondo, ancora "pat pat pat!".

Accendo allora l'abatjour e finalmente l'arcano si dispiega sotto forma di alette a mantello di un pipistrellino. Ecco cos'era!!! E dire che me lo aveva ripetuto più volte: non "pat pat", ma "bat, bat, bat!".

Batto io, ancora in ritirata nel corridoio (sta diventando un'abitudine troppo frequente) e attendo nuove dall'amico pipis, che intanto circumnaviga il lampadario col suo volo radar dinoccolato. Sbircio nella stanza: voli sospesi per un attimo. Entro dentro: ma che gentile! S'è posato su una tenda e con le ali spiegate mi regala un'esclusiva decorazione col logo di Batman.

Ma non c'è tempo di ammirare, che si riparte per un nuovo decollo (e io ancora espulso dalla "mia" stanza: ma allora è proprio un vizio). Poi cessa ogni sentore di bat-sbatacchiamento. Rientro cauto, e lo vedo a terra, ai piedi del comodino. Che sia andato a sbattere contro "Il castello" di Kafka, proprio in cima alla catasta dei miei tomi?

Di fatto sta lì sul parquet, una palletta scura avvolta nella sua mantellina, che fa tenerezza e simpatia. In un guizzo lo copro con la prima canottiera che mi capita sotto mano. Lo avvolgo delicato fra le mani e poi lo libero nel nero della notte, che è il suo regno d'elezione.

Alla fine lascio socchiusa la finestra, il buio sfrigola del cri di mille grilli, e da qualche parte, spazzolando la schiena alle tenebre, un pipistrellino si vanta con gli amici di aver fatto un bel "tre a zero" con quel gonzo di un umano.


2 commenti:

Occhi blu ha detto...

Ah! Ah! Ah!
Oh! Oh! Oh!
Ih! Ih! Ih!
Sto ancora ridendo, scusami, Gillipix!
Mi sembra di vederti ...
Ma come? Uno grande e grosso come te che scappa dalla stanza all'incontro di terzo tipo con un esserino piccino picciò?
Trooooppo divertente!!
Uhà! Uhà! Uhà!

Gillipixel ha detto...

@->Occhi Blu: :-))))) in questo tipo di confronti, le dimensioni non contano, Ou Bee :-) il pipistrellino poi in casa diventa imprevedibile, svolazza, sbatte qua e là :-) bisogna agire di strategia :-)

Bat bacini :-)