venerdì 12 agosto 2016

"Un pensiero al giorno" 138 - "E sta a te"

"Un pensiero al giorno"

138 - "E sta a te"

Estate stagione di riverberi eterni.
Nell'attimo densi secoli inermi.
Una fulminea diagonale fra i tempi
ci attraversa, ci sversa fra i venti.
Il sapore di un pomeriggio
apre a dismisura il suo raggio.
In uno, sei cavaliere medievale
impiegato catastale, sceicco,
astronauta, saltimbanco.
Non temere mai che
la parola ti abbandoni.
C'è sempre una frase dentro
da succhiare in silenzio
fra lingua e palato.
Una frase buona
che consola.
Un sapor d'espressione
che fa sentir sé e se.
Un mozzico di sillabe
protezione di fronte a chi
più non ti parla.
Un insalivar di senso
a inumidire il nonsenso
del muro altrui.
E sta a te
abitare il coraggio
della solitudine.
Capire che tutto
si risolve all'interno.
La partita delle moltitudini
giocata nel fragore
di una palpebra calata.
E sta a te accettare
il gusto della tua bocca
come estensione completa di
tutto l'universo che serve e
di tutto l'uniservo che non versa.


1 commento:

Occhi blu ha detto...

C o m m o v e n t e !