Lo scrittore capisce di aver creato qualcosa di bello, quando le proprie parole gigioneggiano sulla pagina con la stessa eleganza arcana propria delle movenze di un gatto: non curanti, temporeggiano fra i piedi dell'emozione; stanno sulla soglia con fare ipnotico, sospendendo di meraviglia il passaggio da una frase all'altra; saltano fra i passi mentre si scendono le scale sino alle profondità dei significati; fanno le fusa sulle caviglie dei pensieri...
SuperBum! Marchionimi in libertà
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Un nome di carta igienica scoppiettante ma con potenziali effetti
indesiderati (e altri spunti linguistici)
2 giorni fa
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